Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, rispondendo a una domanda sulla minaccia dell’Ungheria di porre il veto contro il sesto pacchetto di sanzioni che prevede l’embargo al petrolio russo, si dice moderatamente fiducioso sulla possibilità di una decisione comune: “Sistematicamente in passato ci sono preoccupazioni sul fatto che non saremmo stati in grado di essere uniti. E sistematicamente siamo stati in grado di adottare una posizione unita. Questo, naturalmente, ha richiesto alcune trattative, colloqui, decisioni. Abbiamo bisogno del sostegno dei 27 governi”.
“Qualche settimana fa ho detto pubblicamente al Parlamento europeo che prima o poi petrolio e gas sarebbero stati parte delle sanzioni. Questa è una tappa importante”, ha aggiunto Michel che ha assicurato di essere “al lavoro con i colleghi al Consiglio” per “avere a breve termine una posizione unita” sul pacchetto presentato dalla Commissione.