La questione indigena latinoamericana: una visione d'insieme
Top

La questione indigena latinoamericana: una visione d'insieme

I popoli indigeni e i loro diritti in America Latina. Tappe, dinamiche e contenuti di un percorso di riconoscimento e di trasformazione (Milano University Press, 2023), a cura di Roberto Cammarata e di Marzia Rosti

La questione indigena latinoamericana: una visione d'insieme
Preroll

Thomas Casadei Modifica articolo

27 Dicembre 2023 - 15.52


ATF

I diritti dei popoli indigeni costituiscono uno degli aspetti più controversi della contemporaneità latinoamericana. 

Sebbene si sia consolidato un corpus di norme nazionali e internazionali che riconosce ai popoli originari dell’area un ampio catalogo di diritti – e il sistema interamericano dei diritti umani abbia sviluppato una giurisprudenza che cerca di tutelarli – essi continuano a vivere palesi violazioni di quei diritti, senza che le istituzioni intervengano in maniera soddisfacente.

Rispetto alle tutele spesso prevalgono ragioni politico-economiche derivanti dal modello di sviluppo “estrattivista” adottato dai vari governi: si tratta di un modello di sviluppo che impatta sui territori indigeni, ricchi di risorse naturali, e che mette a repentaglio la tutela delle terre e delle culture delle popolazioni indigene, nonché la difesa dell’ambiente.

La razón económica – chiave di lettura per comprendere la storia delle relazioni fra popoli originari e Stati-nazione in America Latina – si rivela ancora oggi la principale lente con cui osservare lo stato dei rapporti fra popoli originari e istituzioni nazionali nel continente.

Proprio dalla volontà di contribuire a una comprensione più ampia possibile delle tante sfaccettature della realtà socio-politico-giuridica latinoamericana, nasce l’idea del volume I popoli indigeni e i loro diritti in America Latina. Tappe, dinamiche e contenuti di un percorso di riconoscimento e di trasformazione (Milano University Press, 2023), a cura di Roberto Cammarata e di Marzia Rosti (il volume è pubblicato nella formula Open Access Diamond ed è scaricabile gratuitamente in formato PDF e Epub dal sito: https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/book/93).

Leggi anche:  Gli ultimi giorni: intervista a Brian Evenson

Il libro ripercorre, in primo luogo, le principali tappe del riconoscimento dei diritti indigeni in America Latina, ne analizza il contenuto e ne discute la reale efficacia ed applicazione. In secondo luogo, offre una panoramica delle differenti declinazioni che il fenomeno assume negli specifici contesti nazionali e nei diversi ambiti di applicazione.

Negli ultimi anni il dibattito attorno a questi temi e le riflessioni sugli argomenti connessi sono stati numerosi. La varietà di approcci e la numerosità delle situazioni e dei casi analizzati si rispecchia in una letteratura ormai ampia. Anche in Italia è maturato un certo interesse (si vedano, a titolo esemplificativo, volumi come quello a cura di Silvia Bagni, Dallo Stato del bienestar allo Stato del buen vivir: innovazione e tradizione nel costituzionalismo latino-americano [Filodiritto, 2013] e quello di Enzo Bello La cittadinanza nel costituzionalismo latino-americano [Pisa University Press, 2021]), benché gli studi si presentino piuttosto sparsi fra i differenti approcci disciplinari e i singoli casi nazionali.

Sotto questo profilo l’opera offre una ricognizione ampia e comprensiva che, mediante differenti approcci disciplinari (Storia dell’America Latina, Antropologia e Antropologia giuridica, Sociologia e Filosofia del diritto, Filosofia politica, Diritto costituzionale, Diritto pubblico comparato e Diritto privato comparato, Diritto internazionale e Tutela internazionale dei diritti umani), consente di avere un quadro di analisi dei differenti contesti statali e sub-regionali dell’America Latina. Ne è scaturito un volume interdisciplinare e bilingue (italiano e spagnolo), che propone un aggiornamento dello stato dell’arte sulla questione indigena latinoamericana, coprendo il più ampio spettro possibile di temi, di questioni, di popoli e di paesi della regione. Si evidenziano in tal modo tanto le conquiste e i progressi riguardanti i diritti indigeni nelle singole realtà nazionali, quanto le criticità, le contraddizioni e le violazioni che ancora oggi caratterizzano l’intero continente.

Leggi anche:  Laboratorio Palestina: le cavie di Israele nell'industria della guerra

Il libro ha un altro merito: esso, in realtà, pone e affronta questioni che vanno anche oltre la sola ‘questione indigena’ e, a ben vedere, oltre il contesto latinoamericano.

Il movimento indigeno, infatti, non si limita alla mera rivendicazione di benefici per gli appartenenti alle comunità autoctone, ma elabora e avanza proposte che riguardano l’intera società nazionale e, sempre più spesso, la comunità internazionale o l’umanità intera, come avviene ad esempio sulle questioni ecologiche

In fondo il movimento pratica un discorso di liberazione e, come tutti i discorsi di liberazione, tende ad assumere una portata universale. Nel proporre una società multietnica e interculturale gli indigeni non pongono l’attenzione solo sulla loro condizione di povertà e subordinazione, ma mettono in discussione le relazioni di dominazione della società latinoamericana, storicamente basata sulla discriminazione razziale, sulla supremazia etnica e sulla sottomissione di diverse culture da parte di quella egemone. Così facendo gli indigeni hanno messo in discussione le basi stesse dello Stato liberale e post-coloniale (non solo) latinoamericano, costruito sull’idea di «un solo popolo, una sola nazione, un solo Stato»: un’unità artificiale presente fino agli inizi del XXI secolo in tutte le Costituzioni latinoamericane, che ha negato per secoli l’esistenza dei popoli indigeni e la diversità etnica e culturale di quelle società, sostenendo e giustificando un diffuso atteggiamento razzista.

Leggi anche:  Come pagina bianca: storia di un internato in un ospedale psichiatrico prima della Legge Basaglia

In questo senso la questione indigena è portatrice, non solo in America Latina, di un’istanza generale di «democratizzazione profonda», di maggiore giustizia ed equità per l’insieme delle società e degli Stati. 

Il linguaggio dei diritti umani ha offerto un nuovo quadro di riferimento e di azione ai movimenti indigeni: il fatto che le loro lotte abbiano assunto la forma della domanda di diritti culturali specifici, volta al raggiungimento di una piena e nuova concezione della cittadinanza, ha a sua volta contribuito a riformulare e ridefinire lo stesso linguaggio, oltre che la teoria e la pratica, dei diritti fondamentali.

Native

Articoli correlati