Rischio fallimento per Zelig: l'appello disperato ai comici
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Rischio fallimento per Zelig: l'appello disperato ai comici

Mozzati, Vignali e Bozzo tentano di salvare un pezzo di storia italiana. C'è la speranza Giochi Preziosi

Rischio fallimento per Zelig: l'appello disperato ai comici
Fonte: www.milanotoday.it
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25 Marzo 2023 - 15.21 Culture


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Persino Zelig è a rischio chiusura: il principale discendente del Derby, dal quale sono nati praticamente i locali di cabaret, è pieno di debiti e può seriamente chiudere baracca e burattini in caso di mancato intervento economico da parte di un Mister X.

Michele Mozzati e Gino Vignali, fondatori del locale di Viale Monza a Milano, assieme a Giancarlo Bozzo, non si danno per vinti e, in attesa dell’asta giudiziale, si sono messi all’opera: è stata fondata Le-Zgo Studio (una nuova società costata 9 mila euro) ed è stata presa in affitto l’azienda, per un totale di 18 mila euro spesi.

Questa. però, è solo una pezza momentanea; per salvare definitivamente Zelig è stato chiesto aiuto anche ai comici che hanno fatto la storia sin dagli anni ’80: tra i molti troviamo Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Silvio Orlando, Elio e le Storie Tese, Geppi Cucciari, Ficarra e Picone, il Mago Forest, Checco Zalone, Ale e Franz e tantissimi altri.

Il Tribunale di Milano, in data 22 marzo, ha ufficialmente avviato la procedura di liquidazione giudiziale di tutte le società che fanno parte di Smemoranda Group, tra le quali c’è anche ZMC (Zelig Media Company).

Mozzati, Vignali e Bozzo si sono esposti in una lettera a cuore aperto, scrivendo: “Per sei mesi (fino al 16 settembre, salvo rinnovo di ulteriori 6 mesi, ndr), cioè fino al momento stimato della chiusura della liquidazione in cui verrà lanciata un’asta per la cessione di ZMC, saremo noi tre a gestire il locale di viale Monza. In pratica abbiamo comprato (con un canone di affitto del ramo d’azienda di 3 mila euro al mese, ndr) qualche mese di tempo per capire come si possa intervenire stabilmente per non interrompere una storia che a maggio compirà 37 anni. Il nostro primo è quello di vederci assegnata la produzione esecutiva della trasmissione televisiva perché solo con questa entrata straordinaria la società sarà in grado di stare in piedi tanto alti sono i suoi costi di gestione”.   

I debiti della compagnia ammontano complessivamente intorno ai 34 milioni di euro e, a inizio 2022, ci sarebbe stata una perdita di almeno un milione. Cedere, nel novembre scorso il marchio Zelig a Rti per 6 milioni, non è bastato: l’accordo non è andato a buon fine e tutte le società di Smemoranda Group sono finite in liquidazione giudiziale, tra le quali Smemo 1979, C’Art Group, Crazy Bell Agency, Gut Distribution e Nava Design, oltre ovviamente a Zelig.

C’è però uno spiraglio, un barlume di luce: Giochi Preziosi, tra le aziende italiane più famose, ha annunciato di aver firmato con Smemoranda un contratto di licenza per la realizzazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti; in una nota, la società fondata da Enrico Preziosi, ha dato speranza dicendo: “Con la firma del contratto si è voluto salvaguardare e dare nuova vita ad un marchio e a un brand che rappresentano più di 40 anni di storia italiana”.

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