Martedì prossimo la prima di "Après les Troyennes" di Claudio Bernardo
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Martedì prossimo la prima di "Après les Troyennes" di Claudio Bernardo

L'opera del coreografo brasiliano trae spunto dalla messa in scena del 1988 delle Orestiadi di Gibellina di Thierry Salmon

Martedì prossimo la prima di "Après les Troyennes" di Claudio Bernardo
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19 Luglio 2022 - 23.26 Culture


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Andrà in scena martedì prossimo presso il teatro greco di Siracusa e in prima nazionale “Après les Troyennes”, opera di teatrodanza del coreografo brasiliano Claudio Bernardo che si ispira alle Troiane di Euripide. La data chiuderà la stagione della Fondazione India.

Traendo spunto dalla messa in scena del 1988 delle Orestiadi di Gibellina operata dal regista belga Thierry Salmon, lo spettacolo, in italiano, francese e greco con soprattitoli in inglese, tratta temi come quello della memoria, dell’esilio e della guerra ricorrendo a forme espressive come la danza, il teatro, il documentario, la musica e il cinema. Un’opera concepita per dieci interpreti: cinque danzatori, tre attrici, una cantante lirica e un cameraman, con i personaggi principali rappresentati da Ecuba, interpretata da Maria Grazia Mandruzzato, già regina troiana nello spettacolo di Salmon del 1988, Andromaca, Elena e Cassandra. Sempre del cast che portò in scena “Le troiane” di Salmon vanno citate Carmela Locantore e Cécilia Kankonda.

“Quando vidi lo spettacolo di Salmon a Bruxelles rimasi letteralmente sconvolto – sono le parole di Claudio Bernardo – Col mio lavoro racconto il nomadismo degli artisti, porto uno sguardo sul loro esilio; non si tratta di rifare il lavoro di Salmon, che è un capolavoro, cerco umilmente di trasmettere la memoria di grandi geni come Euripide e Salmon e al tempo stesso il nostro destino oggi, come umani e artisti”. Un’opera che si pone l’obiettivo di raccontare le “traiettorie di vita che rivelano la condizioni di esilio artistico” dei personaggi messi in scena. Come in un documentario – aggiunge Bernardo – una telecamera cattura i volti dei performer dal vivo e li proietta in primo piano sugli schermi”.

Antonio Calbi, sovrintendente della Fondazione Inda, commenta a riguardo “E’ uno spettacolo che parte dalle Troiane di Euripide per metterci nuovamente di fronte a temi purtroppo attuali: la brutalità e la follia delle guerre, fra città distrutte e persone costrette alla fuga; le donne e i bambini come prime vittime, il dolore del distacco dalla propria terra. Claudio Bernardo compie un atto d’amore verso il teatro”.

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