L’ultima volta che siamo stati bambini è il titolo, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, del primo progetto cinematografico al quale il celebre attore Claudio Bisio prende parte in una veste completamente nuova.
Per la prima volta infatti lo troviamo nei panni di regista, affermando di essere stato convinto a ricoprire un ruolo così importante grazie al sostegno di Sandra Bonzi di Solea e Massimo di Rocco di Bartleby Film, oltre a quello di Gianpaolo Letta di Medusa, e dicendo di essere stato colpito profondamente dalla lettura del romanzo tanto da pensare che questa storia dovesse essere assolutamente portata al cinema.
Le riprese del film, che è prodotto proprio da Solea, Bartleby Film e Medusa Film, e che sarà distribuito da Medusa Film, stanno per concludersi e si sono svolte per la maggior parte nelle ultime 7 settimane, tra il Lazio e la Toscana.
Il soggetto è firmato da Fabio Bonifacci e dallo stesso scrittore, Fabio Bartolomei, il quale aveva già partecipato ad un simile progetto con la produzione cinematografica di Noi e la Giulia, tratto dal suo romanzo intitolato Giulia 1300 e altri miracoli e diretto da Edoardo Leo. Sempre Bonifacci ha poi affiancato Bisio nella stesura della sceneggiatura, mentre la scenografia è curata da Paola Comencini, la fotografia da Italo Pietriccione e i costumi da Beatrice Giannini.
La trama del film, che è poi quella del libro che Bartolomei ha dedicato a 281 bambini portati via dal quartiere romano ebraico e dei quali nessuno fece ritorno a casa, segue le vicende di tre bambini di dieci anni, Italo, Cosimo e Vanda, testimoni della spensieratezza dell’infanzia intrappolata nell’orrore della seconda guerra mondiale e della Shoah. Siamo infatti nel 1943, e mentre l’intera nazione vacilla i bambini, di fronte alla scomparsa di un amico, decidono di andare a cercarlo, avventurandosi in un percorso sconosciuto e molto pericoloso.
Ad interpretare i tre bambini e tutti gli altri personaggi del film sono Alessio di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo Mc Govern, Federico Cesari e Marianna Fontana.
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