Roma saluta Monica Vitti, Veltroni: "Eri bellissima, avevi tutte le bellezze che una vita possa contemplare"
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Roma saluta Monica Vitti, Veltroni: "Eri bellissima, avevi tutte le bellezze che una vita possa contemplare"

"Monica - si rivolge all'attrice Veltroni - oggi un paese intero non solo ti saluta ma ti dice che dopo i 20 anni di silenzio discreto che hai scelto, un silenzio pieno di amore, ti vuole più bene di prima.

Roma saluta Monica Vitti, Veltroni: "Eri bellissima, avevi tutte le bellezze che una vita possa contemplare"
I funerali di Monica Vitti
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5 Febbraio 2022 - 17.47


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Si è svolto a Roma il funerale della grande Monica Vitti, scomparsa il 2 febbraio a 90 anni: le esequie si sono svolte nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo e in diretta televisiva su Rai 1. Il feretro, ricoperto di rose gialle (colore preferito dalla Vitti) e mimose, è stato accolto da un lungo appluso, accompagnato dai motociclisti della Polizia di Stato. Centinaia le persone all’esterno, che hanno seguito il rito grazie ad un maxi-schermo.

Ad accogliere il feretro sono stati il marito Roberto Russo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e poi Walter Veltroni con il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Presenti anche Athina Cenci, Marisa Laurito, l’ad di Rai Cinema Paolo del Brocco, Lina Sastri, Sandra Ceccarelli, Eleonora Giorgi e Zeudi Araya. In piedi, è stato uno degli ultimi ad entrare, l’attore Giancarlo Giannini.

“Una grandissima attrice. Purtroppo ci ha lasciato, troppi grandi ci hanno lasciato in questo periodo”. La celebrazione delle esequie di Monica Vitti nella Chiesa degli Artisti di Roma è stata aperta all’amica storica dell’attrice, la costumista Nicoletta Ercoli. All’interno della chiesa, accanto a una grande corona di roselline gialle, un cartello: “Grandiosa Monica. In paradiso, gli angeli ti porteranno, a braccia aperte ti accoglieranno, arrivederci”

A celebrare le esequie Monsignor Walter Insero, cappellano del Papa: “Quello che resta quando si spengono i riflettori è l’amore donato e ricevuto – ha detto nella sua omelia – Oggi affidiamo al Signore una grande artista. Semplice, intelligente, ironica e scherzosa, solare, amava cucinare, giocare a carte con gli amici, era una trascinatrice, viveva l’amicizia come un dono”.

E ancora: “L’amore è stata la cifra dell’esistenza di Monica – ha detto Insero – penso anche ai suoi ultimi anni in cui ha vissuto circondata e protetta dall’amore dei suoi cari. Aveva un fascino che non è mai tramontato. Con Roberto (Russo, ndr) ha vissuto una lunga storia d’amore iniziata 49 anni fa, che è cresciuta anche nel periodo della malattia. Lui mi diceva che quando vengono meno le parole rimane lo sguardo. Sono stati anni difficili ma l’amore ha fatto la differenza”.

“A Monica Vitti va una gratitudine integrale per averci fatto pensare, dolere, sognare, ridere, sorridere, condividere. E lo ha fatto per un pubblico di milioni di persone che oggi si sentono meno allegre senza di lei”. Sono alcune delle parole pronunciate da Walter Veltroni, intervenuto durante la celebrazione dei funerali di Monica Vitti nella Chiesa degli Artisti di Roma.

Un giornalista – ricorda Veltroni – una volta le fece una domanda che non verrebbe mai rivolta ad un uomo. Le disse. ‘Si offende quando qualcuno le dice che è più intelligente che bella?’. Monica rispose tranquilla che lei non si sentiva né l’una né l’altra, ma che comunque lo riteneva un complimento. Era bellissima Monica. Aveva tutte le bellezze che una vita possa contemplare. In primo luogo quella di un pensiero profondo e solare e quella della gentilezza che significa apertura, dubbio, animo da viaggiatrice. Sordi, Mastroianni, Manfredi, Villaggio, Troisi, Monica e tanti altri Sembra ci si voglia negare il diritto al sorriso. Verrebbe voglia di dire, con le parole di Giorgio Caproni, ‘non c’è il tutto, non c’è il nulla, c’è soltanto il non c’è'”.

“Monica – si rivolge all’attrice Veltroni – oggi un paese intero non solo ti saluta ma ti dice che dopo i 20 anni di silenzio discreto che hai scelto, un silenzio pieno di amore, ti vuole più bene di prima.

Non ci sei stata, ma c’eri e ci sei”.

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