Rissa sull'aliscafo: pugno in faccia all'artista Sal Da Vinci
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Rissa sull'aliscafo: pugno in faccia all'artista Sal Da Vinci

Saranno i carabinieri, al comando del capitano Angelo Pio Mitrione, a ricostruire la dinamica di quanto accaduto ieri mattina a bordo dell'unità Caremar

Sal Da Vinci
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2 Settembre 2020 - 10.35


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Una violenta lite in aliscafo per futili motivi. Con due denunce ai carabinieri e un refertato doc, il cantante Sal Da Vinci. Per lui dieci giorni di prognosi per un colpo alla mandibola e una microlesione allo sterno, ma soprattutto la rabbia per “una aggressione immotivata e ingiustificabile”. Racconta tutto Pasquale Raicaldo su Repubblica. 

Saranno i carabinieri, al comando del capitano Angelo Pio Mitrione, a ricostruire la dinamica di quanto accaduto ieri mattina a bordo dell’unità Caremar in partenza alle 13.20 per Napoli. Sul quale il cantante si era imbarcato insieme all’intero staff impegnato lunedì sera sull’isola per il musical che ha concluso la settantesima edizione della Sagra del Mare.

A innescare la miccia il posizionamento di alcuni bagagli nell’apposito vano: per far posto alle valigie, la showgirl Fatima Trotta e la corista del musical avrebbero spostato un pacchetto, scatenando la reazione di un passeggero, 58 anni, dipendente dell’azienda che si occupa di nettezza urbana a Procida.

“L’uomo ha inveito in modo sguaiato e volgare contro le due donne, alzandosi e sbraitando. – denuncia Sal Da Vinci – Tornando al posto ha incrociato me. Gli ho chiesto se fosse quello il modo giusto per trattare due donne. Lui è rimasto in silenzio e mi ha sferrato un cazzotto al volto”. Di qui il parapiglia, raccontato da più testimoni, al quale avrebbero preso parte anche Francesco, figlio di Sal Da Vinci, “che ha rimediato il secondo pugno per difendermi, mentre mia moglie ha evitato che io reagissi”, racconta il cantante. Che denuncia ancora: “Quell’uomo mi ha detto: ‘So chi sei, ti vengo a sparare'”.

Le controparti scendono dall’aliscafo, che parte con 20 minuti di ritardo. Sul porto di Marina Grande arrivano gli uomini della guardia costiera e i carabinieri della locale stazione, che raccoglieranno le due querele di parte (Da Vinci allegherà nelle prossime ore il referto medico dell’ospedale Pellegrini di Napoli, le sue condizioni potrebbero mettere a rischio il prossimo concerto) e sono al lavoro per ricostruire la dinamica nella sua interezza.

“Quel che è certo – continua il cantante – è che Fatima Trotta ha rimediato un ematoma nelle colluttazioni, mio figlio ha preso un colpo al labbro e io, che odio la violenza e non litigo mai, sono ancora sotto choc. Ho l’impressione – prosegue Sal Da Vinci – che l’aggressore cercasse un pretesto per aggredirmi, dopo avermi riconosciuto. Naturalmente quanto accaduto non inficia minimamente il rapporto privilegiato che ho Procida, isola che amo, ma spero che si faccia giustizia su quanto accaduto: non voglio neanche immaginare che finisca tutto come in una bolla di sapone”.

Sull’episodio è intervenuto, attraverso la pagina Facebook ufficiale, anche il Comune di Procida che ha espresso “piena solidarietà all’artista, alla sua famiglia, a Fatima Trotta e a tutto il gruppo di lavoro. L’episodio segna purtroppo negativamente la sua partenza dopo una permanenza assai gradita sull’isola che tanto lo ha apprezzato come artista e come uomo. La comunità di Procida gli è vicina e condanna tutte le forme di violenza che sono lontane dal suo vissuto di territorio accogliente”.

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