Vittorio Cecchi Gori ottiene i domiciliari anche per l'emergenza Coronavirus
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Vittorio Cecchi Gori ottiene i domiciliari anche per l'emergenza Coronavirus

Il produttore deve scontare 8 anni, 5 mesi e 26 giorni. Il giudice: "L'avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte

Vittorio Cecchi Gori
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7 Marzo 2020 - 17.53


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Una decisione che qualcuno ha contestato ma che è in linea con le attuali normative: Vittorio Cecchi Gori ha ottenuto gli arresti domiciliari anche in virtù dell’emergenza dovuta al Coronavirus.
Nel provvedimento il giudice Angela Savio afferma che l’anziano imprenditore e produttore cinematografico per “l’avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali le recentissime disposizioni impartite degli organi governativi hanno esplicitamente consigliato la permanenza in ambito domiciliare”. E queste disposizioni, continua il provvedimento, “prevedono l’adozione di comportamenti di distanziamento sociale, sulla base della indicazione scientifica per dette persone, di uno specifico fattore di rischio di complicazioni anche fatali collegato al rischio di contagio derivante dall’epidemia di Coronavirus”.
La decisione del giudice dovrà essere ratificata dal tribunale di Sorveglianza. Cecchi Gori, che è stato raggiunto nei giorni scorsi da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni, si trova – si ricorda – piantonato al policlinico Gemelli per problemi di salute. Una volta dimesso potrà fare ritorno a casa con possibilità di sottoporsi a controlli e terapie in ospedale come chiesto dai difensori.

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