Una parola al giorno: flip-flop
Top

Una parola al giorno: flip-flop

"Voltagabbana": chi viene eletto in uno schieramento e poi fa il "salto della quaglia". I flip-floppers sono ovunque. Ma il termine viene dall'informatica.

Una parola al giorno: flip-flop
Preroll

Desk Modifica articolo

1 Gennaio 2013 - 11.34


ATF

Una parola al giorno toglie il digital divide di torno. Con uno sguardo all’attualità, la parola di oggi è flip-flop, che nello slang della politica americana indica il cambiare opinione subito dopo essere stati eletti. I flip-flopper, insomma, sono i voltagabbana, quelli che passano da un partito all’altro, da uno schieramento all’altro e smentiscono (oggi) ciò che avevano gridato ai quattro venti (ieri). Direte, cosa c’entra il digital divide con la politica? C’entra, perché il termine flip-flop è preso in prestito dal gergo informatico.

i flip-flop (o bistabili) sono circuiti elettronici sequenziali molto semplici, utilizzati nell’elettronica digitale come dispositivi di memoria elementare. Flip-flop è il rumore generato dai primi circuiti di questo tipo, costruiti con relè che permettevano il cambiamento di stato.

Il flip-flop non è dunque prerogativa nostrana. I flip-flopper della politica sono ovunque, cambiano casacca e parere secondo le convenienze, fanno promesse che non mantengono.

A proposito: anche in Italia c’è chi cerca di monitorare il fenomeno, sui siti di Pagella Politica e Bacheca Politica, mentre l’analisi dettagliata del comportamento dell’esercito italiano di eletti è su Openpolis.

Per leggere il testo completo del post di Pino Bruno [url”QUI”]http://pinobruno.globalist.it/2012/12/una-parola-al-giorno-flip-flop/[/url]

Native

Articoli correlati