Grillo, da San Francesco a cacciatore di migranti e mendicanti: c'è qualcosa che sfugge...
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Grillo, da San Francesco a cacciatore di migranti e mendicanti: c'è qualcosa che sfugge...

Meno di un mese fa si presentava come erede del santo di Assisi. Qualcuno gli aveva creduto. Meno coloro che di Francesco e san Francesco se ne intendono: il Vaticano

Grillo nella marcia verso Assisi
Grillo nella marcia verso Assisi
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15 Giugno 2017 - 20.26


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C’era un comico proprietario di un marchio intorno al quale è nato un Movimento politico con linee guida molto chiare: tutti sono uguali; uno vale uno. Tranne Grillo e Casaleggio junior, una persona arrivata al vertice del Movimento per via dinastica, come un Piersilvio Berlusconi qualsiasi, a dimostrazione – appunto – che uno vale uno.
Meno di un mese fa Beppe Grillo, in uno dei suoi più riusciti travestimenti alla Stanislao Moulinsky, aveva detto con grande enfasi che loro erano portatori dello spirito di San Francesco e non era un caso che fossero nati il 4 ottobre, proprio il giorno in cui si celebra il santo di Assisi.
Qualcuno ci aveva perfino creduto, tranne coloro che con Francesco e san Francesco avevano più dimestichezza del ricco comico genovese. Tant’è che monsignor Becciu, il numero due della segreteria di Stato Vaticana aveva commentato lapidario: “Sono battute. L’uomo è così. I Francescani prima di tutto vivono con umiltà, rispettano gli altri, vivono una vita da Francescani. Lui parla solo di cittadinanza: che c’entrano i Francescani? Sono aspetti che la politica deve risolvere da sé. La Chiesa è ben accorta, ha la sapienza dei secoli e non entra nelle querelle politiche. Spiace che una Marcia nata per proclamare la pace e per diffondere un messaggio di concordia venga poi strumentalizzati per motivi politici interni”.
Poi, mentre a Roma Virginia Raggi ha guadagnato un’autorevolezza pari a quella del quasi omonimo Razzi; mentre la brava Appendino s’è trovata con il guaio di piazza San Carlo e mentre i candidati M5s venivano trombati alle comunali, Genova compresa, il “francescano” Grillo c’è messo la cravatta verde e ha dato il via alla caccia a mendicanti e rifugiati che – come è noto – sono i principali responsabili della crisi economica internazionale e dei 9 milioni di buonuscita dati da Leonardo a Moretti.
Così in 20 giorni il “francescano” Grillo ha preso una rotta opposta rispetto a quel Francesco che in Vaticano ricorda il dramma dei migranti e di coloro che vivono mella miseria e senza futuro per colpa del capitalismo selvaggio e delle sfacciate ricchezze degli sfruttatori.
Da San Francesco che parla con il lupo a lupo che azzanna (metaforicamente) rifugiati e clochard. C’è qualcosa che sfugge… (E. Con.)

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