Israele spara contro tre città libanesi al confine e ferisce due persone nonostante il cessate il fuoco
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Israele spara contro tre città libanesi al confine e ferisce due persone nonostante il cessate il fuoco

Colpi di carro armato israeliani hanno colpito tre città lungo il confine sud-orientale del Libano con Israele, secondo fonti della sicurezza libanese e i media statali.

Israele spara contro tre città libanesi al confine e ferisce due persone nonostante il cessate il fuoco
Libanesi con le bandiere di Hezbollah
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28 Novembre 2024 - 11.01


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Colpi di carro armato israeliani hanno colpito tre città lungo il confine sud-orientale del Libano con Israele, secondo fonti della sicurezza libanese e i media statali. L’episodio è avvenuto a un giorno dall’entrata in vigore di un cessate il fuoco che vieta le “operazioni militari offensive”.

Reuters riferisce che i colpi hanno colpito le città di Markaba, Wazzani e Kfarchouba, tutte situate entro due chilometri dalla linea blu che demarca il confine tra Libano e Israele. Secondo una delle fonti di sicurezza citate dall’agenzia, a Markaba due persone sarebbero rimaste ferite.

Il cessate il fuoco tra Israele e il gruppo armato libanese Hezbollah è entrato in vigore mercoledì, in base a un accordo mediato da Stati Uniti e Francia. L’obiettivo è consentire alle persone di entrambi i Paesi di tornare nelle loro case nelle aree di confine devastate da 14 mesi di conflitto.

Tuttavia, il rientro nelle abitazioni si è rivelato complesso, riferisce Reuters. Le truppe israeliane sono ancora stanziate in territorio libanese, in città lungo il confine, e giovedì mattina l’esercito israeliano ha invitato i residenti delle località confinanti a non rientrare ancora per motivi di sicurezza. Le tre città colpite giovedì mattina si trovano proprio in questa fascia di territorio.

Reuters riporta che non ci sono stati commenti immediati sui colpi di carro armato da parte di Hezbollah o di Israele.

Tempi del ritiro e dichiarazioni

Secondo i termini del cessate il fuoco, le forze israeliane hanno fino a 60 giorni per ritirarsi dal sud del Libano. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato di aver dato istruzioni all’esercito di non consentire il rientro dei residenti nei villaggi vicini al confine.

Il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, principale negoziatore per il Libano nell’accordo, aveva invece affermato mercoledì che i residenti potevano tornare nelle loro case.

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