Il procuratore della Corte penale internazionale: "Non mi farò influenzare dai Golia"
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Il procuratore della Corte penale internazionale: "Non mi farò influenzare dai Golia"

Nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull'inchiesta sui crimini di guerra in Libia, Khan è stato accusato dagli ambasciatori russo e libico per la sua inerzia di fronte all'offensiva israeliana a Gaza.

Il procuratore della Corte penale internazionale: "Non mi farò influenzare dai Golia"
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15 Maggio 2024 - 01.13


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 Il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan ha assicurato che non si lascerà «influenzare dai Golia» di questo mondo, riferendosi alle minacce contro di lui nei casi legati alla guerra in Ucraina e Gaza. Nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sull’inchiesta sui crimini di guerra in Libia, Khan è stato accusato dagli ambasciatori russo e libico per la sua inerzia di fronte all’offensiva israeliana a Gaza.

«Non ci lasceremo influenzare, né da mandati di arresto provenienti dalla Russia contro di me o contro membri eletti della Corte, né da qualsiasi funzionario eletto di un’altra giurisdizione», ha detto Kahn, riferendosi a «minacce» personali e contro il suo ufficio per costringerli a «smettere».

La Russia ha inserito il procuratore nella lista dei ricercati nel maggio 2023, dopo che la Cpi ha emesso un mandato di arresto contro il presidente Vladimir Putin per il suo ruolo nella deportazione dei bambini ucraini. Inoltre circolano indiscrezioni secondo cui la Corte si starebbe preparando a emettere mandati di arresto contro membri del governo israeliano – tra cui potrebbe figurare il premier Benyamin Netanyahu – in relazione alle operazioni militari condotte da Israele a Gaza. 

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