Benjamin Netanyahu sembra voler fare di tutto per accendere ancora di più la carneficina commessa negli ultimi sei mesi dall’esercito israeliano a Gaza e neanche di fronte al tentativo di accordo accenna a retrocedere.
Secondo quanto riferisce il Times of Israel, che ha parlato direttamente con l’ufficio del premier israeliano, un accordo sugli ostaggi con Hamas non significa che un’invasione di Rafah sarà evitata. Questo è quello che avrebbe detto lo stesso Netanyahu al segretario di Stato Usa Antony Blinken nel loro incontro oggi a Gerusalemme.
«L’operazione di Rafah non dipende da nulla», ha dichiarato l’ufficio di Netanyahu, sottolineando che «il primo ministro ha chiarito questo punto al segretario Blinken».
Precedentemente il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller, aveva riferito che Blinken ha ribadito a Netanyahu la posizione degli Stati Uniti su Rafah. Miller non ha precisato quale sia questa posizione, ma l’amministrazione Biden è fermamente contraria a un’operazione a Rafah senza un piano credibile per l’evacuazione dei civili.
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