Primarie nel Michigan: contro Biden l'ombra del voto di protesta perché non ferma Israele a Gaza
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Primarie nel Michigan: contro Biden l'ombra del voto di protesta perché non ferma Israele a Gaza

Rashida Tlaib, deputata democratica di origine palestinese eletta in Michigan, è diventata una delle principali voci che esortano la base democratica ad un voto di protesta alle primarie di domani, votando `nessuno´

Primarie nel Michigan: contro Biden l'ombra del voto di protesta perché non ferma Israele a Gaza
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26 Febbraio 2024 - 16.37


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C’è un massacro che va avanti da mesi, ci sono crimini di guerra  conclamati e c’è un presidente che non ha avuto il coraggio di appoggiare il cessate il fuoco.

E’ importante creare un blocco elettorale, qualcosa come un megafono con cui dire `quando è troppo è troppo´, non vogliamo un Paese che sostiene guerre, bombe e distruzione, vogliamo sostenere la vita, ogni singola vita uccisa a Gaza».

 Così Rashida Tlaib, deputata democratica di origine palestinese eletta in Michigan, è diventata una delle principali voci che esortano la base democratica ad un voto di protesta alle primarie di domani, votando `nessuno´ invece che Joe Biden, per dare un segnale riguardo alla necessità che gli Stati Uniti appoggino concretamente il cessate il fuoco.

«Non è una campagna anti-Biden, è un voto umanitario, un voto di protesta, un voto per spiegare a Biden e alla sua amministrazione che noi crediamo nel salvare le vite», spiega alla Cnn, Layla Elebad, attivista dem del Michigan, sorella di Tlaib, che ha lanciato «Listen to Michigan», una delle campagne, insieme a «Our Revolution» e «Abadon Biden», che nelle ultime settimane stanno facendo campagna elettorale per spingere gli elettori, soprattutto arabi americani, a mostrare nei fatti di essere stati delusi da Biden con il suo sostegno incondizionato ad Israele.

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«Se volete che veniamo ascoltati, allora venite qui ai seggi e votate `nessuno´», ha detto in un video registrato di fronte ad uno dei seggi del voto anticipato e postato sui social media, la prima donna di origine palestinese arrivata al Congresso. Secondo gli organizzatori almeno 10mila persone voteranno `nessuno´, ricordando che nel 2016 furono proprio 10mila voti a dare la vittoria a Trump nello stato.

– E proprio a questo rischio che Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan co-presidente della campagna Biden per il 2024, ha fatto riferimento, criticando la campagna per il voto di protesta.

«E’ importante non perdere di vista il fatto che ogni voto non dato a Joe Biden sostiene un secondo mandato di Trump – ha detto la democratica, il cui nome circola insistentemente come una possibile candidata alla Casa Bianca in caso di rinuncia di Biden – un secondo mandato di Trump sarebbe devastante, non solo per i diritti fondamentali, non solo per la democrazia, ma anche per la politica estera». «Lui è quello che ha promosso il divieto di ingresso per gli islamici», ricorda ancora Whitmer.

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Argomenti che non convincono i fautori del voto di protesta: «consideriamo il precedente presidente ripugnante, ha impedito ai nostri familiari, amici e colleghi per entrare nel Paese, ma Mr Biden li sta uccidendo», afferma, riferendosi alle armi che gli Usa, nonostante i disaccordi con il governo di Benjamin Netanyahu, continuano ad inviare ad Israele, Hassan Abdel Salam, membro della Abandon Biden National Coalition.

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