A Mosca, la procura ha chiesto 2 anni e 11 mesi di reclusione per il co-presidente di “Memorial” Oleg Orlov.
Lo riferisce un corrispondente di “Sota” dall’aula del tribunale dove è in corso il processo allo scienziato dissidente. Orlov è accusato di “screditare l’esercito” (parte 1 dell’articolo 280.3 del codice penale della Federazione Russa) per un articolo dal titolo: “Volevano il fascismo, l’hanno ottenuto”.
In questo testo il settantenne attivista per i diritti umani analizza le cause e le conseguenze della guerra in Ucraina e definisce fascista il regime politico russo.
Secondo gli investigatori, Orlov ha commesso un crimine motivato da “ostilità ideologica contro i tradizionali valori spirituali, morali e patriottici russi”. Questa tesi si basa su un esame effettuato da Maria, un esperto del ministero dell’ Interno.