La gelida morsa della "Colonia dei lupi polari": gli ultimi giorni di Alexei Navalny
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La gelida morsa della "Colonia dei lupi polari": gli ultimi giorni di Alexei Navalny

Nell'estremo nord della Siberia, dove il ghiaccio regna incontrastato e il sole si nasconde per mesi interi, sorge la "Colonia dei lupi polari"

La gelida morsa della "Colonia dei lupi polari": gli ultimi giorni di Alexei Navalny
Alexei Navalny
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16 Febbraio 2024 - 17.40


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Nell’estremo nord della Siberia, dove il ghiaccio regna incontrastato e il sole si nasconde per mesi interi, sorge la “Colonia dei lupi polari”. Un carcere gelido e inospitale, noto per la sua durezza e per le condizioni estreme che i detenuti sono costretti ad affrontare. È qui che Alexei Navalny, l’irriducibile oppositore di Vladimir Putin, ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita.

Il 26 dicembre 2023, Navalny giunse in questa remota prigione, situata a 60 chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Un viaggio di 20 giorni, un calvario in condizioni disumane, riservato ai detenuti considerati “pericolosi”.

“Sono il vostro nuovo Babbo Natale, ma a regime speciale”, scrisse Navalny con ironia, cercando di mantenere il morale alto. “Sfortunatamente qui non ci sono renne, ma enormi cani pastore soffici e molto belli.”

La vita nella “Colonia dei lupi polari” era dura e isolante. I lunghi inverni artici, le comunicazioni difficili e la lontananza da qualsiasi centro abitato rendevano la sopravvivenza una sfida quotidiana.

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“Non posso ancora intrattenervi con storie sugli animali polari perché fuori dalla finestra riesco a vedere solo la recinzione”, raccontò Navalny. “Il cortile è una cella vicina, un po’ più grande, coperto di neve.”

Le sue parole, lette oggi, assumono un sapore sinistro. “Il carcere di Iamal ha deciso di battere il record di Vladimir allo scopo di adulare e compiacere le autorità di Mosca. Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione. Cioè, questa è la quarta cella di rigore in meno di 2 mesi che sono con loro.”

Il 14 febbraio 2024, la notizia della sua morte ha sconvolto il mondo. Le circostanze del decesso sono ancora avvolte nel mistero, ma una cosa è certa: Alexei Navalny ha trascorso i suoi ultimi giorni in un inferno di ghiaccio, lontano dagli occhi del mondo.

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