Due domande a Tajani sulla 'denazificazione' di Gaza e il concetto di 'proporzionalità'
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Due domande a Tajani sulla 'denazificazione' di Gaza e il concetto di 'proporzionalità'

Due domande al nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Due domande che ci frullano nella testa da giorni.

Tajani e Netanyahu
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16 Febbraio 2024 - 19.12


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Due domande al nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Due domande che ci frullano nella testa da giorni. Si dice,  a ragione, che il titolare della Farnesina e leader di Forza Italia, sia un conservatore moderato. Ci rivolgiamo a lui per questo e non soltanto per la carica che ricopre. Due domande.

La prima: Signor Ministro, su che basi quantitative Lei definisce il concetto di “proporzionalità”? Uno a dieci. Uno a cento. Quanti palestinesi, secondo la sua idea di proporzionalità, Israele sarebbe legittimato a uccidere in risposta al brutale attacco subito il 7 ottobre? 

La seconda: “Signor Ministro, Lei ha giudicato eccessiva la reazione d’Israele, e di questo gli va dato atto. Poi, però, forse per non essere accusato pure Lei di essere un antisemita, ha dichiarato che quelli di Hamas sono “peggio delle SS e della Gestapo”. Ecco, Signor Ministro, cosa, secondo Lei, fa essere quelli di Hamas addirittura peggiori delle SS hitleriane? Ma si rende conto dell’enormità dell’affermazione? Se la Shoah  non ha eguali, come tragedia nella storia, come si può essere peggiori di quelli che quello sterminio hanno ideato e praticato. Sinwar è peggio di Himmler? 

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Avevamo detto due domande. Ci permetta di aggiungerne un’altra, a corollario della seconda. Ma se, come Lei sostiene, i terroristi di Hamas sono “molto peggio delle SS e della Gestapo”, allora perché fissare un numero “proporzionale” di eliminabili? Vanno sterminati tutti. Se Gaza è la “nuova Berlino”, popolata da nazi-islamisti e da gente che festeggia i loro crimini, come ripetono i ministri estremisti del governo israeliano, allora è lecito, moralmente, fare tabula rasa. Denazificare Gaza. Ma Lei, Signor Ministro, non si spinge a tanto. Perché è un “moderato”. Ma, mi creda, nel Governo di cui Lei fa parte, c’è chi lo pensa. Pensa che i gazawi se la sono voluta. E che ora ne devono pagare il prezzo. Anche i bambini, gli adolescenti? Ma se costoro sono come la Hitler-Jugend, perché no?

Ecco cosa portano certi accostamenti, Signor Ministro. Se può e crede, ci rifletta su.

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