Un guerrafondaio nazionalista e omofobo che in più occasioni ha benedetto la guerra imperialista di Putin e lanciato anatemi contro l’Occidente.
«Oggi la Russia si trova di fronte al compito più importante: uscire vittoriosa dalla lotta che le forze del male stanno scatenando contro di noi. E non dobbiamo assolutamente minimizzare la complessità del momento che stiamo vivendo. Oggi dobbiamo mobilitare tutti: le forze militari, le forze politiche. E, naturalmente, la Chiesa deve essere mobilitata – prima di tutto per pregare per le nostre autorità, per l’esercito, ma anche per essere lì, in prima linea, come i nostri meravigliosi sacerdoti di reggimento, che lavorano e, purtroppo, muoiono, ma non lasciano la prima linea».
Lo ha detto il patriarca russo ortodosso Kirill, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Kirill ha aggiunto che cinque sacerdoti militari sono morti al fronte.
