Kirill teorizza l'occupazione russa di Kiev e Leopoli e sfoggia una pericolosa ideologia messianica
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Kirill teorizza l'occupazione russa di Kiev e Leopoli e sfoggia una pericolosa ideologia messianica

Sua Santità Kirill, il Patriarca  di Mosca e di tutte le Russie, ha ben reso la minaccia avanzata nei confronti dell’Ucraina

Kirill teorizza l'occupazione russa di Kiev e Leopoli e sfoggia una pericolosa ideologia messianica
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Riccardo Cristiano Modifica articolo

2 Aprile 2024 - 15.57


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Una traduzione parziale del testo divulgato pochi giorni fa dal patriarcato ortodosso russo al termine del XXV Concilio Mondiale del Popolo Russo svoltosi nella Sala dei Sinodi ecclesiastici della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca sotto la presidenza di Sua Santità Kirill, il Patriarca  di Mosca e di tutte le Russie, ha ben reso la minaccia avanzata nei confronti dell’Ucraina- con una sorta di annuncio ufficiale dell’intenzione di occupare militarmente Kiev e Leopoli- ma non ha consentito di cogliere appieno il valore politico del testo. Siamo al cospetto di un documento redatto  dal supremo organo dell’ortodossia russa che ufficializza un’ideologia messianica.  

La parte resa nota in Italia da molte agenzie è chiara, parla di guerra totale all’Ucraina: “ L’operazione militare speciale è una nuova tappa nella lotta di liberazione nazionale del popolo russo contro il regime criminale di Kiev e l’Occidente collettivo che lo sostiene, condotta dal 2014 nelle terre della Rus’ sudoccidentale. Il popolo russo, con le armi in mano, difende la propria vita, la libertà, lo stato, l’identità civile, religiosa, nazionale e culturale, nonché il diritto di vivere sulla propria terra entro i confini di un unico Stato russo. Da un punto di vista spirituale e morale, l’operazione militare speciale è una Guerra Santa, nella quale la Russia e il suo popolo, difendendo l’unico spazio spirituale della Santa Rus’, proteggendo il mondo dall’assalto de il globalismo e la vittoria dell’Occidente caduto nel satanismo. Dopo il completamento del distretto militare nord orientale, l’intero territorio della moderna Ucraina dovrebbe entrare nella zona di influenza esclusiva della Russia. La possibilità dell’esistenza in questo territorio di un regime politico russofobo ostile alla Russia e al suo popolo, nonché di un regime politico controllato da un centro esterno ostile alla Russia, deve essere completamente esclusa”. 

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Questa parte può essere capita come  una chiara “minaccia”. Certamente grave, ma che non si coglie appieno se non si tiene conto di quanto si afferma nel punto successivo, e che riguarda la Russia. 

Infatti il testo procede così: “ La Russia è il creatore, il sostegno e il difensore del mondo russo. I confini del mondo russo come fenomeno spirituale, culturale e di civiltà sono significativamente più ampi dei confini statali sia dell’attuale Federazione Russa che della grande Russia storica. Insieme ai rappresentanti dell’ecumene russa sparsi in tutto il mondo, il mondo russo comprende tutti coloro per i quali la tradizione russa, i santuari della civiltà russa e la grande cultura russa sono il valore e il significato più alto della vita.

Il significato più alto dell’esistenza della Russia e del mondo russo da essa creato – la loro missione spirituale – è quello di essere il “Trattenitore” globale, proteggendo il mondo dal male. La missione storica è quella di distruggere ripetutamente i tentativi di stabilire un’egemonia universale nel mondo – tentativi di soggiogare l’umanità a un unico principio malvagio. Costruire uno stato russo millenario è la più alta forma di creatività politica dei russi come nazione. La divisione e l’indebolimento del popolo russo, la privazione delle sue forze spirituali e vitali hanno sempre portato all’indebolimento e alla crisi dello Stato russo. Pertanto, il ripristino dell’unità del popolo russo, così come il suo potenziale spirituale e vitale, sono condizioni chiave per la sopravvivenza e lo sviluppo positivo della Russia e del mondo russo nel 21° secolo”. 

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Balza ovviamente agli occhi non solo che Kiev deve cadere, ma che deve farlo perché la Russia è il Katechon, il “trattenitore” globale del male, cioè essa è quel potere indicato da San Paolo nella sua famosa lettera ai tessalonicesi: è la Russia quel potere che trattiene il male,  impedisce  la vittoria dell’Anticristo.  Dunque la Russia opera per conto di Dio nel mondo, impedisce la vittoria dell’Anticristo, consente il ritorno vittorioso di Cristo alla fine dei tempi.  C’è da tremare… E non è ancora tutto. 

“La riunificazione del popolo russo dovrebbe diventare una delle priorità della politica estera russa. La Russia dovrebbe ritornare alla dottrina della trinità del popolo russo, che esiste da più di tre secoli, secondo la quale il popolo russo è composto da Grandi Russi, Piccoli Russi e Bielorussi, che sono rami (sottoetnie) di un unico popolo , e il concetto di “russo” copre tutti gli slavi orientali, i discendenti della Rus’ storica. Oltre al riconoscimento e allo sviluppo nella scienza interna, la dottrina della Trinità dovrebbe ricevere una codificazione legislativa, diventando parte integrante del sistema giuridico russo. La Trinità dovrebbe essere inclusa nell’elenco normativo dei valori spirituali e morali russi e ricevere un’adeguata protezione legale.

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La Russia deve diventare uno stato rifugio per tutti i compatrioti del mondo che soffrono l’assalto del globalismo occidentale, delle guerre e della discriminazione. Oltre ai nostri compatrioti, il nostro Paese può diventare un rifugio per milioni di stranieri che difendono i valori tradizionali, sono fedeli alla Russia e sono pronti per l’integrazione linguistica e culturale nel nostro Paese”. 

E’ in queste parole che la missione supera i propri confini etnici, trasforma  la Russia in una “grande proletaria” che si muove nel mondo nel nome delle tradizioni, in un’apertura che va capita tenendo presente la presenza di popoli islamici nella Federazione Russa ( qui potrebbe intuirsi addirittura  una sorta di “Santa Alleanza” provvisoria anche con potenze asiatiche orientate nella stessa direzione politica anti occidentale). 

Il fatto poi che il documento prosegua indicando un preciso programma politico in materia di educazione, demografia, economia, esplorazione spaziale e molto altro indica che siamo in una chiara dimensione teocratico-messianica. 

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