Mosca si arrampica sugli specchi e nega l’evidenza. È da un anno e mezzo che si colpiscono obiettivi civili ed è un anno e mazzo che il Cremlino nega, oppure dice che ospedali, scuole o centri commerciali in realtà nascondevano altro.
La Russia «non colpisce infrastrutture civili, i bombardamenti sono diretti a siti collegati in un modo o nell’altro a infrastrutture militari».
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov rispondendo a una domanda sul bombardamento denunciato dagli ucraini su un ristorante a Kramatorsk con l’uccisione di civili. Lo riferisce l’agenzia Interfax.