Per Navalny in carcere le torture non finiscono mai
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Per Navalny in carcere le torture non finiscono mai

La guardie penitenziarie del carcere di Vladimir dove Alexei Navalny sta scontando la pena, distruggono il cibo che il dissidente ha comprato durante i giorni in cui era nella cella di punizione

Per Navalny in carcere le torture non finiscono mai
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25 Aprile 2023 - 19.07


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La guardie penitenziarie del carcere di Vladimir dove Alexei Navalny sta scontando la pena, distruggono il cibo che il dissidente ha comprato durante i giorni in cui era nella cella di punizione. La notizia è sui social network di Navalny.

Navalny torna a denunciare che il cibo dato ai prigionieri è “spesso immangiabile”, e ce n’è molto poco. Per questo quasi tutti acquistano cibo già pronto a pagamento nella mensa o nello spaccio della prigione. Ma questo non è vietato a chi è in cella di punizione. Navalny osserva come il cibo sia un “modo semplice e molto efficace” per gestire la prigionia. L’amministrazione della colonia penale ti costringe a ordinare cibo in mensa con un mese di anticipo. Prima vigeva la regola per cui, quando i prigionieri non potevano ricevere cibo pagato per qualche motivo (ad esempio, perché in cella di punizione), potevano scrivere una dichiarazione, l’ordinazione restava sospesa e i soldi venivano restituiti al detenuto. Ora l’amministrazione ha introdotto una nuova regola: se una persona è in cella di punizione, il cibo viene cotto, non gli viene dato, quindi “smaltito”.   

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 Considerando che Aliaksei Navalny viene regolarmente e ripetutamente inviato alla cella di punizione nella colonia, si può ben ricostruire il regime carcerario al quale deve sottoporsi il dissidente. Da agosto è stato inviato in punizione ben 13 volte e con motivazioni risibili, pretestuose, vessatorie. Una volta per non aver indossato una giacca, un altra volta per essersi lavato fuori orario, una volta per un bottone che non era dentro l’asola.

Inoltre, lo scorso 18 aprile, l’avvocato di Navalny, Vadim Kobzev ha denunciato che il servizio penitenziario federale aveva inscenato una “provocazione” contro Navalny, colpendolo e minacciandolo di aprire un nuovo procedimento penale contro di lui.

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