Mosca e Minsk, gara a chi reprime più la stampa: chiesti 10 anni di prigione per il giornalista anti-Lukashenko
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Mosca e Minsk, gara a chi reprime più la stampa: chiesti 10 anni di prigione per il giornalista anti-Lukashenko

Procura della Bielorussia ha chiesto al Tribunale regionale di Minsk di condannare l'ex caporedattore del canale Telegram "Nexta", Roman Protasevich a 10 anni di carcere. Lo riferisce Sputnik Bielorussia.

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21 Aprile 2023 - 15.42


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In Russia e in Bielorussia, piovono condanne per i giornalisti. Uno stillicidio. Putin e il suio vassallo fanno a gara nella repressione del libero pensiero e della libertà di espressione. Oggi, la Procura della Bielorussia ha chiesto al Tribunale regionale di Minsk di condannare l’ex caporedattore del canale Telegram “Nexta”, Roman Protasevich a 10 anni di carcere. Lo riferisce Sputnik Bielorussia.

Per gli altri imputati, il fondatore di Nexta, Stepan Putilo e l’ex redattore del canale Telegram, Jan Rudik, dall’accusa sono state chieste rispettivamente 20 e 19 anni da scontare in una colonia di massima sicurezza.

Il processo di Nexta è iniziato il 16 febbraio. Protasevich è l’unico presente in aula, essendo per ora agli arresti domiciliari. Dopo le richieste dell’accusa,  l’ufficio del procuratore chiederà che, in attesa della sentenza, si chiuso in un istituto di pena. Putilo e Rudik sono processati in contumacia.

Gli imputati sono accusati di aver commesso più di 1.500 “crimini”, ha riferito l’agenzia statale Belta. In particolare, sono accusati di organizzazione di rivolte di massa, preparazione di azioni che violano l’ordine pubblico, di aver chiesto sanzioni contro la Bielorussia, di aver dato vita ad una formazione estremista, di aver cospirato per far cadere il regime e per prendere il potere.

In totale, le autorità bielorusse accusano Putilo di reati che rinviano a 13 articoli, Rudik e Protasevich rispettivamente a 12 e 11 articoli criminali. 

   “Nexta” è una delle più famose piattaforme dell’opposizione bielorussa, ha guadagnato popolarità sullo sfondo delle proteste contro Alexander Lukashenko dell’agosto 2020. Il canale principale è “Nexta Live”, che ha più di 1,2 milioni di abbonati. Le autorità bielorusse hanno aggiunto i canali Telegram di Nexta nella lista nera dei canali “estremisti” e li hanno dichiarati “formazione estremista”. Come se già non bastasse, la Corte Suprema li ha dichiarati “organizzazione terroristica”.

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