Trump accusato anche di cospirazione: rilasciato dopo l'incriminazione per 34 capi d'accusa
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Trump accusato anche di cospirazione: rilasciato dopo l'incriminazione per 34 capi d'accusa

Trump è stato incriminato dal Gran giurì per il pagamento di 130mila dollari effettuato dai fondi della sua campagna elettorale nel 2016 alla pornostar Stormy Daniels

Trump accusato anche di cospirazione: rilasciato dopo l'incriminazione per 34 capi d'accusa
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4 Aprile 2023 - 22.40


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Un evento storico in negativo: a New York si è conclusa l’udienza preliminare per Donald Trump per il caso Stormy Daniels.

Il tycoon, primo ex presidente americano a finire sotto inchiesta penale e tecnicamente in stato di arresto, è stato incriminato dal Gran giurì per il pagamento di 130mila dollari effettuato dai fondi della sua campagna elettorale nel 2016 alla pornostar Stormy Daniels. Trump si è dichiarato “non colpevole” per i 34 capi d’accusa, inclusa la cospirazione.

 L’ex presidente, rilasciato senza restrizioni pregiudiziarie, è accusato anche di aver pagato un’altra donna. La nuova udienza si terrà il 4 dicembre, l’inizio del processo nel 2024.

Avvocati di Trump: è persecuzione politica, giorno triste

“È una giornata triste, questa è una persecuzione politica”. Lo ha detto uno degli avvocati di Donald Trump, Blanche Todd, fuori dal tribunale. “Siamo molto delusi, combatteremo”, ha aggiunto. Quanto allo stato d’animo di Donald Trump, il legale ha spiegato che “è frustrato e deluso”.

Pm chiede protezione testimoni: “Post Trump minacciosi”

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Il pubblico ministero Alvin Bragg si è detto “molto preoccupato”” durante l’udienza per l’effetto che i post “”minacciosi” di Donald Trump sui social media potrebbero avere su giurati e testimoni e ha chiesto un provvedimento per proteggerli. In vista del suo arresto, il tycoon aveva evocato il rischio di “morte e distruzione” sul suo social Truth Social e aveva pubblicato un’immagine che lo mostrava con una mazza da baseball accanto a Bragg. 

Trump accusato anche di aver pagato un’altra donna

Tra i 34 capi di imputazione anche i soldi pagati per comprare durante la campagna presidenziale del 2016 il silenzio di un’altra donna con cui aveva avuto un affaire nello stesso periodo della pornostar Stormy Daniels: l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal. Lo riferisce Nbc News. 

Il tycoon è stato incriminato dal Gran giurì per il pagamento di 130mila dollari effettuato dai fondi della sua campagna elettorale nel 2016 alla pornostar Stormy Daniels. Trump, che ha chiesto di spostare il processo a Staten island perché, dice, “Manhattan è una sede molto di parte”, dovrebbe comparire davanti al giudice alle 14:15 ora locale (le 20:15 in Italia).

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Oggi partito al potere arresta il principale oppositore”

“Oggi è il giorno in cui un partito politico al potere arresta il suo principale oppositore per non aver commesso alcun crimine”. Lo scrive Donald Trump in una email ai suoi sostenitori.

Manhattan di parte, processo sia trasferito a Staten island”

Donald Trump ritiene che il processo debba essere spostato nella vicina Staten Island, evitando il tribunale di Manhattan, una sede che ha definit “molto di parte, con alcune aree che hanno votato 1% repubblicano”. Staten Island, l’unico quartiere della Grande Mela che ha votato per lui nel 2016 e nel 2020, “sarebbe un luogo molto imparziale e sicuro per il processo. A Manhattan il giudice altamente di parte e la sua famiglia sono ben conosciuti come persone che odiano Trump”.

Gli anti-Trump e i pro-Trump si sfidano a distanza

Gli anti-Trump e i pro-Trump si sfidano a distanza davanti alla procura di Manhattan dove è atteso Donald Trump.

Collect Pond Park, la piazza di fronte all’ingresso principale dell’ufficio del procuratore, è stata infatti divisa in due: da un lato i sostenitori dell’ex presidente e dall’altro i suoi `nemici´. I due gruppi sono separati da una barricata e dalla polizia che, prontamente, interviene nel caso di infiltrazioni da una parte o dall’altra. Alcuni nelle opposte fazioni cercano di parlare a distanza e spiegare le loro motivazioni, altri si gridano contro e si insultano sotto gli occhi degli agenti che, con il passare delle ore, aumentano di numero. `Lock him up´ (sbattetelo dentro), si legge su alcuni cartelli fra gli anti-Trump. «le streghe lo sanno che questa non è una caccia alle streghe», si legge su un altro in riferimento alla `witch hunt´ che Trump denuncia nei suoi confronti. I pro Trump rispondono cantando `Usa, Usa´ e -Trump 2024′. 

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