In Bielorussia, Lukashenko ha firmato un disegno di legge che introduce la pena di morte per i funzionari statali e il personale militare condannati per alto tradimento. Gli emendamenti al codice penale della Bielorussia approvati dal presidente prevedono condanne a morte per quei funzionari e quel personale in divisa che, con il loro tradimento, causano “danni irreparabili” alla sicurezza nazionale.
La Bielorussia è l’unico paese in Europa che non ha vietato la pena capitale, che è stata applicata a coloro che sono stati condannati per omicidio o terrorismo. Le esecuzioni vengono eseguite con un colpo alla nuca.
Lukashenko, fedelissimo di Putin, governa la Bielorussia con pugno di ferro da quasi tre decenni, reprimendo brutalmente il dissenso. Si calcola che le autorità bielorusse dal 2020 ad oggi abbiano arrestato 35mila oppositori. Si ricorda ancora la crudeltà del giro di vite contro i manifestanti che scesero in piazza protestando contro la sua rielezione nella tornata elettorale dell’agosto 2020. L’opposizione e l’Occidente denunciarono vistosi brogli, attaccarono quel voto come truccato.
Lunedì scorso un tribunale bielorusso ha condannato il principale sfidante di Lukashenko alle elezioni, la leader dell’opposizione in esilio Sviatlana Tsikhanouskaya.
Condanna in contumacia a 15 anni di carcere con l’accusa di cospirazione, per rovesciare il regime.
La scorsa settimana, il più importante difensore dei diritti umani del Paese e premio Nobel per la pace 2022, Ales Bialiatski, è stato condannato a dieci anni di carcere. Il disegno di legge che Lukashenko ha firmatooggi ha introdotto pesanti pene per “propaganda del terrorismo, screditamento delle forze armate e delle unità paramilitari e violazione delle regole per proteggere i segreti di Stato”.
Leggi fotocopia della Russia di Putin. Come si sa, la Russia ha usato il territorio della Bielorussia per lanciare la sua invasione dell’Ucraina, più di un anno fa, e ha mantenuto truppe e armi sul territorio bielorusso, minacciando di usarle all’occorrenza..
