Ucraina, i leader del G7 sostengono Kiev e 'minacciano' chi aiuta Putin ad aggirare le sanzioni
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Ucraina, i leader del G7 sostengono Kiev e 'minacciano' chi aiuta Putin ad aggirare le sanzioni

A un anno dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, i leader del G7  hanno confermato il loro sostegno all'Ucraina «per tutto il tempo necessario»,

Ucraina, i leader del G7 sostengono Kiev e 'minacciano' chi aiuta Putin ad aggirare le sanzioni
La riunione del G7
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24 Febbraio 2023 - 22.54


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 A un anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, i leader del G7 – Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti oltre a Italia – hanno confermato il loro sostegno all’Ucraina «per tutto il tempo necessario», ribadito gli sforzi per promuovere la pace e minacciato di far pagare «gravi costi» ai Paesi che continuano ad aiutare Mosca ad aggirare le sanzioni.

 L’incontro, che si è tenuto on-line alla presenza del leader ucraino Volodymyr Zelensky, è avvenuto poche ore dopo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva approvato la risoluzione che chiede la «cessazione delle ostilità» e il ritiro delle truppe russe (con 141 Paesi che hanno votato a favore, 7 contrari e l’astensione di 32). 

E poche ore dopo che la Cina aveva presentato l’atteso piano di pace: un piano – per chiedere il cessate il fuoco e sollecitare colloqui di pace- che ha lasciato molto freddi Nato, Ue e Usa. L’Occidente accusa Pechino di essersi già schierato dalla parte di Mosca. Pur affermando di essere neutrale nella guerra in Ucraina, Pechino rivendica una «amicizia senza limiti» con la Russia e si è rifiutata di criticare l’invasione di Putin.

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 «È positivo – ha sintetizzato il ministro degli Esteri Antonio Tajani- che la Cina si schieri a favore della pace, che chieda di rispettare il diritto internazionale, ma ci sono alcuni punti che sono in contraddizione: perché quando la Cina dice che i due contendenti sono sullo stesso piano, sceglie una posizione alternativa a quella votata dalla grande maggioranza dei Paesi del mondo. C’è un aggressore e un aggredito: non si possono mettere sullo stesso piano».

 L’Onu comunque ha parlato di «contributo importante». E poche ore dopo la proposta, Zelensky ha chiesto di incontrare il presidente Xi Jinping: «Il fatto che la Cina abbia iniziato a parlare dell’Ucraina non è male, bisogna vedere dove portano quelle dichiarazioni», ha osservato senza rivelare dove e quando potrebbe tenersi questo ipotetico incontro. «La Cina rispetta l’integrità territoriale e deve fare tutto il possibile per garantire che la Russia lasci il territorio dell’Ucraina», ha insistito. 

Zelensky ha anche assicurato che la vittoria dell’Ucraina è «inevitabile» se l’Occidente manterrà le sue promesse, un chiaro riferimento agli impegni di invio di ulteriore materiale bellico. Intanto gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro più di 200 entità «in Europa, Asia e Medio Oriente che stanno sostenendo lo sforzo bellico della Russia» e hanno vietato a cinque gruppi cinesi di acquisire tecnologia statunitense. 

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Anche a Bruxelles, gli ambasciatori dell’Ue stanno lavorando al decimo round di sanzioni, un pacchetto che includerà limiti alle esportazioni delle componenti elettroniche utilizzate nei droni, nei missili e negli elicotteri russi. 

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