Mosca «ha intensificato la repressione contro i lavoratori della centrale nucleare di Zaporizhzhia: ieri militari russi, alla presenza di impiegate donne hanno picchiato duramente il capo dell’ufficio Programmi sociali dell’impianto, Oleksiy Trubenkov, e il suo vice Yuriy Androsov. Dopo un pestaggio brutale, gli invasori li hanno portati fuori dai locali e li hanno trasferiti in una località sconosciuta».
Lo ha denunciato su Telegram l’azienda ucraina Energoatom, che gestisce le centrali nucleari del Paese. I soldati russi, continua il comunicato della società, «hanno arrestato e gettato in un seminterrato il capo turno della centrale Konstantin Beiner, responsabile diretto della sicurezza nucleare» dell’impianto.