In Ungheria è difficile fare benzina: ma la colpa non è del pricecap Ue ma di quello di Orban, ecco cosa accade
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In Ungheria è difficile fare benzina: ma la colpa non è del pricecap Ue ma di quello di Orban, ecco cosa accade

Il motivo principale è il tetto al prezzo, decretato dal governo Orban più di un anno fa.

In Ungheria è difficile fare benzina: ma la colpa non è del pricecap Ue ma di quello di Orban, ecco cosa accade
Viktor Orban
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6 Dicembre 2022 - 10.45


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La situazione per i rifornimenti dei carburanti è diventata critica in Ungheria, secondo il segretario dell’associazione dei petroliferi Otto Grad. Dalle circa 2000 stazioni di benzina del Paese, il 10% è stato costretto a chiudere per mancanza di benzina e gasolio (diesel), mentre chi resiste deve fare i conti con le limitazioni di quantità da erogare disposte dal governo. Ci sono stazioni, infatti, dove si possono rifornire solo 2 litri per ogni veicolo.

Il motivo principale è il tetto al prezzo, decretato dal governo Orban più di un anno fa. Il prezzo fissato è di 1,2 euro al litro, ben al di sotto del prezzo reale, che devono pagare le targhe straniere. Le stazioni devono gestire quindi un sistema di doppio prezzo, e la vendita a queste condizioni procura perdite non sempre sostenibili.

Non è tutto. Il tetto al prezzo ha provocato perdite anche alle compagnie di rifornimento, che hanno deciso di chiudere l’attività in Ungheria: l’unico fornitore rimasto nel Paese è la petrolifera Mol. La capacità della compagnia di rifornire tutte le stazioni del Paese è però ultimamente limitata anche da problemi tecnici dovuti a un guasto dell’unica raffineria presente (attualmente in funzione al 55% della sua capacità).

Il risultato sono le lunghe code agli stazionamenti ancora in funzione, e un diffuso malumore fra gli automobilisti, che riescono a fare benzina solo al terzo quarto tentativo. Grad ha sollecitato il governo a cancellare al più presto possibile il tetto al prezzo. E se il governo Orban cerca di incolpare l’Ue per la scarsità di carburanti, additando il tetto al petrolio russo, Grad ha precisato che questa misura non c’entra affatto, perché l’Ungheria è esentata dall’embargo al petrolio russo che sta arrivando sull’oleodotto Amicizia, anche se con un flusso minore.

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