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Serbia e Kosovo ai ferri corti, Ue preoccupata: "Non possiamo permetterci violenze"

Ik portavoce dell'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Peter Stano, si dichiara preoccupato per le tensioni tra Serbia e Kosovo

Serbia e Kosovo ai ferri corti, Ue preoccupata: "Non possiamo permetterci violenze"
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globalist Modifica articolo

7 Novembre 2022 - 19.00


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Serbia e Kosovo ai ferri corti e la Ue è preoccupata di una nuova destabilizzazione nei Balcani, dove la Russia di Putin potrebbe avere interesse a destabilizzare l’area.

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 «Se abbiamo sul suolo europeo un punto caldo tra Serbia e Kosovo, perché l’escalation tra loro continua, nessuno può impedire che si verifichino incidenti spiacevoli che possono sfociare nella violenza».

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Lo ha dichiarato il portavoce dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Peter Stano, nella conferenza stampa quotidiana della Commissione europea. 

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«Questo è qualcosa che l’Europa, il Kosovo, la Serbia e la regione non possono permettersi. Per questo ci appelliamo alla responsabilità dei leader in Serbia e Kosovo di prevenire un’ulteriore escalation e di adottare i passi verso un comportamento più europeo, cercando una soluzione europea e la distensione», ha evidenziato il portavoce di Borrell.

 «Ogni volta che c’è una instabilità a livello locale questa viene esportata e ha implicazioni anche su un raggio più ampio e regionale. Lo vediamo nel caso della Russia contro l’Ucraina: le conseguenze dell’attacco militare brutale e illegale di un Paese contro un altro non sono limitate solo a questi due Paesi, ma colpiscono tutti nel mondo», ha osservato Stano. 

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«Al momento la priorità è ridurre la tensione sul terreno. Negli ultimi giorni abbiamo visto una escalation davvero molto pericolosa e degli sviluppi che mettono a rischio anni di conquiste e di duro lavoro», ha spiegato ancora. Infine, «in merito alla Associazione/Comunità dei comuni a maggioranza serba, c’è il chiaro obbligo per il Kosovo di istituirla immediatamente o di intraprendere subito i passi necessari per istituire questa Associazione. Questo è un obbligo legale vincolante per il Kosovo e continuare a non realizzarlo non solo mina il principio dello stato di diritto in Kosovo, ma danneggia anche la reputazione e la credibilità del Kosovo», ha puntualizzato il portavoce di Borrell. «Ora sta alle due parti rispettare i propri impegni e obblighi», ha osservato Stano. 

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