Putin media la pace tra Azerbaigian e Armenia: "No violenze e rispetto reciproco della sovranità"
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Putin media la pace tra Azerbaigian e Armenia: "No violenze e rispetto reciproco della sovranità"

 Il presidente russo Vladimir Putin, il presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan hanno stretto un accordo a Sochi in cui si impegnano ad astenersi dall'uso o dalla minaccia della forza nel Caucaso meridionale.

Putin media la pace tra Azerbaigian e Armenia: "No violenze e rispetto reciproco della sovranità"
Vladimir Putin, il presidente dell'Azerbaigian Aliyev e il primo ministro armeno Pashinyan
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31 Ottobre 2022 - 22.12


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Un accordo di pace, speriamo che funzioni. Anche se a fare da mediatore è un autocrate che ha invaso un altro stato sovrano come l’Ucraina.

 Il presidente russo Vladimir Putin, il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan hanno stretto un accordo a Sochi in cui si impegnano ad astenersi dall’uso o dalla minaccia della forza nel Caucaso meridionale. Il riferimento è alla guerra del Nagorno-Karabah per il controllo dell’enclave armena in territorio azerbaigiano che è andata avanti per decenni.

In una dichiarazione congiunta citata da Interfax, «hanno convenuto di astenersi dall’usare la forza, o dal minacciarla, e a risolvere tutti i contenziosi esclusivamente sulla base del riconoscimento reciproco della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’inviolabilità dei confini in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e la dichiarazione di Almaty del 1991»

 La dichiarazione congiunta è stata firmata al termine di una giornata di colloqui tenuti oggi a Sochi. Oltre ad impegnarsi a non usare la forza, le parti – riporta ancora Interfax – hanno riaffermato il loro impegno ad aderire rigorosamente ai precedenti accordi volti a una normalizzazione completa delle relazioni azerbaigiane-armene e a fornire pace, stabilità, sicurezza e sviluppo economico sostenibile nel Caucaso meridionale.

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«Le parti hanno concordato di compiere ulteriori sforzi volti alla risoluzione urgente dei restanti problemi, compreso il blocco dei corridoi umanitari», si legge in una nota.

I tre leader hanno anche sottolineato l’importanza di portare avanti azioni positive volte alla firma di un trattato di pace tra l’Azerbaigian e l’Armenia, al fine di raggiungere una pace stabile e duratura nella regione. 

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