Fauci insiste: “Il Long Covid è un’emergenza sanitaria da non sottovalutare"
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Fauci insiste: “Il Long Covid è un’emergenza sanitaria da non sottovalutare"

Troppo presto per pronunciare la parola “fine”. Anthony Fauci, massimo esperto americano di malattie infettive, in un’intervista al Guardian chiede cautela

Fauci insiste: “Il Long Covid è un’emergenza sanitaria da non sottovalutare"
Anthony Fauci
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18 Ottobre 2022 - 09.27


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La vittoria contro il Covid è ancora lontana, poiché il virus si presenta in maniera insidiosa, nonostante al momento i numeri dei contagi risultino sotto controllo. Fauci, attraverso le pagine del quotidiano britannico, esorta il Congresso statunitense a rinsaldare i finanziamenti per combattere il virus e il Long Covid. “È un’emergenza sanitaria pubblica molto insidiosa”, sostiene. Il virologo sottolinea la difficoltà di prendere sul serio gli strascichi del virus: una condizione spesso invalidante, che non riempie gli ospedali e i cimiteri, passando dunque inosservata.

L’Oms ha stimato che circa il 20% dei guariti dal Covid mantenga sintomi come dispnea, affaticamento e disfunzioni cognitive. Considerando il numero degli americani che si sono infettati, il Long Covid potrebbe ridurre la forza lavoro, con una perdita di reddito di oltre 0 miliardi di dollari.Al momento sul Long Covid si sa poco niente, e questa è un’ulteriore difficoltà. I sintomi sono svariati, la diagnosi arriva spesso tardiva, non esiste un test che possa intercettare con certezza la presenza della condizione. La materia merita studio, per garantire terapie più efficaci. Ciò che è chiaro che a essere più vulnerabili sono gli anziani e chi ha ha sviluppato una forma grave del virus. Le donne sembrano più propense a sviluppare questa condizione rispetto agli uomini.

Per il resto si naviga al buio, affidando alla scienza il compito di accendere una luce lungo il percorso. Ricercatori sono all’opera per identificare particolari fattori biologici o biomarcatori, che possano essere correlati tra loro. Di questi studi se ne sta occupando anche il National Institutes of Health, di cui Fauci è stato direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive e i Centers for Disease Control and Prevention.

“Ci sono così tanti elementi che non si adattano a un processo patogeno noto e riconoscibile”, ha dichiarato Fauci. Se una persona è gravemente affaticata e incapace di lavorare, ad esempio, non ci sono test di laboratorio, raggi X, TAC o risonanza magnetica che indichino qualcosa, “Non sappiamo quali siano i meccanismi della nebbia cerebrale. Come mai qualcuno che è molto acuto intellettualmente e molto energico all’improvviso non riesce a concentrarsi per più di mezz’ora su nulla? E come mai atleti non hanno più alcuna tolleranza all’esercizio? Questi sono tutti misteri che speriamo possano svelarsi in un futuro ragionevolmente prossimo, ma ci sono più domande senza risposta che domande con risposta”.

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