Pupazzi prezzolati o forse solo pupazzi. Perché la regolarità di un referendum fatto sotto la minaccia delle armi, on gran parte della popolazione sfollata e un’altra parte direttamente in Russia è una patacca della e buona senza bisogno di dire altro.
«Osservatori internazionali provenienti da Italia, Germania, Venezuela, Lettonia e altri Paesi (in totale 133 persone) che hanno seguito lo svolgimento dei referendum» nelle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia «hanno riconosciuto come legittimi i risultati».
Lo afferma il ministero degli Esteri russi, confermando che i referendum voluti dal Cremlino nelle regioni ucraine occupate hanno visto una maggioranza votare a favore dell’annessione alla Russia. «Ringraziamo esperti stranieri, blogger, giornalisti, rappresentanti di organizzazioni pubbliche per il loro coraggio, onestà e obiettività», aggiunge il ministero russo.