Liz Truss, il Cremlino deride la neo premier: "E' il segno della crisi della democrazia"
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Liz Truss, il Cremlino deride la neo premier: "E' il segno della crisi della democrazia"

Liz Truss si è insediata come nuova premier del Regno Unito e immediata è arrivata la reazione provocatoria di Mosca.

Liz Truss, il Cremlino deride la neo premier: "E' il segno della crisi della democrazia"
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7 Settembre 2022 - 12.13


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Niente congratulazioni e attacco al sistema britannico. Così il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Bbc da Vladivostok, ha commentato l’ascesa di metà legislatura di Liz Truss, falco del Partito Conservatore già presa di mira da Mosca per le sue gaffe geografiche da ministra degli Esteri, a premier del Regno in sostituzione di Boris Johnson. Un’ascesa resa possibile da «un sistema tutt’altro che rispettoso dei principi democratici», ha sentenziato Putin, notando come Truss sia stata eletta da un’infima minoranza di britannici, gli iscritti Tory: Una scelta che garantisce solo «le elite dominanti» dell’establishment. 

Zakharova: “Segno della crisi della democrazia”

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, ha commentato l’insediamento di Liz Truss come Primo Ministro nel Regno Unito, parlando di una “crisi della democrazia britannica”.

“A volte ci poniamo la domanda: davvero, in paesi con popolazioni numerose e forti tradizioni democratiche, non c’è nessuno in grado di rappresentare i diversi rami del potere in modo dignitoso, professionale e saggio?”, ha detto Maria Zakharova, citata dall’agenzia ufficiale TASS. “Il problema potrebbe essere legato alla crisi della democrazia democratica, perché questo ‘risultato’ non ha nulla a che vedere con la scelta diretta degli inglesi”, ha detto a proposito di Liz Truss.

Leggi anche:  Il Cremlino dice che la bozza di accordo con l'Ucraina del 2022 potrebbe essere la base di nuovi negoziati

Dopo una campagna sulla promessa di tagli alle tasse, Liz Truss, la terza donna capo di governo britannica, dopo Margaret Thatcher (1979-1990) e Theresa May (2016-2019), seguace di tono bellicoso nei confronti della Russia, è stato eletto dal 57% dei circa 142.000 membri votanti del partito conservatore. È entrata in carica martedì nel bel mezzo di un’emergenza economica, a causa del calo del potere d’acquisto causato dall’aumento delle bollette energetiche. Il Cremlino ha dichiarato martedì di non aspettarsi “cambiamenti in meglio” con l’elezione di Liz Truss, nota per la sua linea dura nei confronti della Russia che lei definisce un paese “aggressore” a causa dell’offensiva russa in Ucraina in corso dal 24 febbraio.

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