Finlandia e Svezia nella Nato, Erdogan potrebbe trattare. L'ambasciatore: "Posizione negoziabile"
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Finlandia e Svezia nella Nato, Erdogan potrebbe trattare. L'ambasciatore: "Posizione negoziabile"

Secondo Carlo Marsili, ex ambasciatore in Turchia, la trattativa con Erdogan per permettere ai due paesi di entrare nel Patto Atlantico sarebbe solo all'inizio.

Finlandia e Svezia nella Nato, Erdogan potrebbe trattare. L'ambasciatore: "Posizione negoziabile"
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14 Maggio 2022 - 18.42


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Dopo il secco no di Erdogan all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia, arrivano voci su un possibile ammorbidimento da parte del presidente turco. La possibilità per Ankara di ottenere dei vantaggi sulle scacchiere strategiche che in questo momento la vedono protagonista potrebbe far rivedere le proprie posizioni a Erdogan. Questa almeno è l’opinione di Carlo Marsili, ex ambasciatore in Turchia, che ha parlato con l’AdnKronos.

La posizione di Erdogan sarebbe “negoziabile” secondo Marsili. “Non sono sorpreso da questa presa di posizione di Erdogan”, premette l’ambasciatore ricordando come “da molti anni” l’amministrazione turca sia “molto critica” soprattutto nei confronti della Svezia per aver dato asilo a parecchi esponenti del Pkk e più recentemente all’ala siriana dell’organizzazione. “Questa polemica risale ai tempi addirittura di Olof Palme (l’ex primo ministro svedese negli anni Settanta)”, prosegue Marsili, secondo cui Erdogan, dal momento che la Nato riconosce il Pkk come organizzazione terroristica, non vuole l’ingresso della Svezia “in modo indolore”.

Si tratta di una maniera per trattare e ottenere un vantaggio anche su altri tavoli, spiega Marsili, ma non solo. Nelle stanze del governo di Ankara, argomenta l’ambasciatore, tiene banco sempre la questione dei rapporti da salvaguardare con Mosca ed “Erdogan non ritiene opportuno che Svezia e Finlandia entrino in questo momento per una posizione di riguardo nei confronti della Russia. Avverte che la Russia reagirebbe male e assume questa posizione” anche per ribadire quella “neutralità” che ha cercato di assumere “soprattutto nell’ultimo periodo del conflitto”. Non si può ancora parlare di veto turco, precisa Marsili, dal momento che la richiesta di adesione di Helsinki e Stoccolma non è ancora ufficiale.

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