Chi è Leonid Volkov, il braccio destro di Navalny che vuole le sanzioni per tutto il gruppo di potere di Putin
Top

Chi è Leonid Volkov, il braccio destro di Navalny che vuole le sanzioni per tutto il gruppo di potere di Putin

Dopo la chiusura del partito “Russia del Futuro” da parte delle autorità russe, è andato in esilio a Vilnius, in Lituania, per continuare da lì a coordinare le attività avviate da Navalny

Chi è Leonid Volkov, il braccio destro di Navalny che vuole le sanzioni per tutto il gruppo di potere di Putin
Navalny e  Leonid Volkov
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Maggio 2022 - 19.37


ATF

Leonid Volkov nei giorni scorsi aveva chiesto sanzioni verso sei mila persone, ossia verso tutto il gruppo di potere di Putin. Del resto lui è uno dei principali oppositori del regime putiniano.

 Leonid Volkov è nato a Ekaterinburg, in Russia, il 10 novembre 1980, ed è  il braccio destro dell’oppositore di Vladimir Putin arrestato nel suo Paese, Alexei Navalny. Dopo l’incarcerazione di quest’ultimo, è passato al ruolo di leader facente funzioni di “Russia del Futuro” ed è un politico, informatico, attivista e dissidente che, tra gli altri impegni assunti in carriera, conta anche quello di capo di gabinetto della campagna di Navalny per le elezioni presidenziali del 2018

Dopo aver vissuto per un certo periodo in Lussemburgo con i suoi, Leonid Volkov è tornato in patria nel 2014. Dopo la chiusura del partito “Russia del Futuro” da parte delle autorità russe, è andato in esilio a Vilnius, in Lituania, per continuare da lì a coordinare le attività avviate da Navalny.

Bei giorni scorsi ha scritto: “Finora le sanzioni hanno colpito solo i livelli più alti del regime o pochi grandi oligarchi. Bisogna colpire invece l’infrastruttura del regime, i dirigenti intermedi: vice-ministri, giudici, governatori delle regioni, generali, dirigenti del Fsb )”, spiega Volkov. E le sanzioni su gas e petrolio secondo lui “vanno adottate senza ulteriore indugio. Non c’è nulla che possa essere considerato sbagliato o esagerato per fermare questa guerra”.

Una guerra che lo stretto collaboratore di Navalny definisce “folle”. Putin, “continuerà nella sua folle avventura bellica. Non ha alternative se non accrescere il conflitto fino a che non sarà riuscito a giustificare una qualche “success story”. Mi aspetto un aumento delle atrocità, dei morti, dei feriti”. E aggiunge: “Ma quasi nessun piano di Putin ha successo. Voleva uccidere Navalny con il Novichok, voleva prendere Kiev in 72 ore… I piani di Putin tendono a fallire. Lo avete sopravvalutato in Occidente”.

Native

Articoli correlati