Sparatoria di New York, Frank R. James non è stato (ancora) arrestato: ha ferito 10 persone nella metropolitana
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Sparatoria di New York, Frank R. James non è stato (ancora) arrestato: ha ferito 10 persone nella metropolitana

I video pubblicati dal 62enne sui propri social, inneggiavano alla guerra razziale e minacciavano a più riprese il sindaco di New York Eric Adams.

Sparatoria di New York, Frank R. James non è stato (ancora) arrestato: ha ferito 10 persone nella metropolitana
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13 Aprile 2022 - 15.08


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Frank R. James, il 62enne ricercato per la sparatoria nella metropolitana di Brooklyn, in cui sono state colpite 10 persone, è stato arrestato e si trova sotto la custodia delle forze di polizia.

L’uomo era già noto all’anti terrorismo dell’Fbi dal 2019

Frank R. James era stato segnalato alla sezione anti terrorismo dell’Fbi già nel 2019, il 62enne pubblicava video farneticanti sulla guerra razziale. Da qualche ora è ricercato per la sparatoria di ieri nella metropolitana di New York. Secondo quanto ha rivelato Newsweek, James era stato inserito nel Guardian lead system, il sistema di allerta gestito dalla divisione anti-terrorismo dell’Fbi, ma poi scagionato dopo una serie di interrogatori.

Tra i video pubblicati da James, a cui si sta dando la caccia da ieri, preoccupano quelli che contengono minacce al sindaco di New York, Eric Adams: “Signor sindaco, sono vittima del suo programma per la salute mentale, ho 63 anni e sono pieno di odio, di rabbia e di amarezza”, afferma in un video in cui critica anche il sindaco per non fare di più per gli homeless: “Eric Adams: che stai facendo fratello, che sta succedendo con gli homeless?”.

Gli indizi nei video postati: “Volevo veder morire le persone, soffro di stress post traumatico”

“Volevo vedere le persone morire immediatamente davanti alla mia fottuta faccia”. E’ una delle frasi pronunciate da Frank R. James, sospettato numero 1 per la sparatoria nella metro di Brooklyn, in uno dei numerosi video postati sui suoi canali social. “Ho fatto un sacco di cazzate in cui posso dire che volevo uccidere le persone. Volevo vedere le persone morire immediatamente davanti alla mia fottuta faccia”, ha detto nel suo ultimo video caricato l’11 aprile, sottolineando di non voler andare “in nessun fottuto carcere”.

In un altro video caricato a marzo, riporta Newsweek, afferma che sta “tornando nella zona di pericolo, per così dire, e sto innescando molti pensieri negativi, soffro di un grave caso di disturbo da stress post-traumatico dopo tutto quello che ho passato nel corso degli anni”. James ha menzionato di essere un paziente per problemi di salute mentale in una delle cliniche di New York e che dopo essere andato lì per chiedere aiuto, se ne è andato con più problemi di prima. In altri video ha affermato che i bianchi guardano i neri come schiavi e “non dovrebbero avere alcun contatto tra loro”, mentre sul suo profilo Facebook Profitofdoom008 ha usato termini razzisti per indicare il popolo messicano e ha minacciato di sparare a un uomo che credeva gli avesse fatto un torto.

L’identikit del sospettato numero 1

La polizia di New York ha identificato l’uomo che ha sparato nella metropolitana di Booklyn con una Glock, colpendo 10 persone che per fortuna non sono in pericolo di vita.
Frank R. James è stato rintracciato grazie alla carta di credito, è un 62enne di Philadelphia e da questa notte è partita la caccia all’uomo.

Sul luogo dell’attacco alla metropolitana di Brooklyn, oltre alla pistola Glock 17 da 9 millimetri, con cui l’aggressore ha sparato almeno 33 colpi, è stata trovata anche un’accetta.

L’amministrazione americana non “mollerà” fino a quando non avrà trovato l’uomo, ha assicurato il presidente Joe Biden, esprimendo gratitudine ai soccorritori e inviando “preghiere a coloro che sono rimasti feriti e toccati da questo trauma”.

Il sindaco di New York, Eric Adams, in isolamento da lunedì per il Covid, in un video messaggio ha detto: “Non permetteremo che i newyorchesi vivano nel terrore. La violenza non riguarda solo New York ma tutta l’America”. Ma il rischio è che i newyorkesi si abituino al terrore quotidiano.

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