Arrestato Brad Lander, candidato sindaco di New York: Trump il dittatore trasforma la solidarietà in reato
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Arrestato Brad Lander, candidato sindaco di New York: Trump il dittatore trasforma la solidarietà in reato

Il controllore dei conti pubblici della città di New York e candidato sindaco democratico, Brad Lander, è stato arrestato martedì da agenti dell’immigrazione e dell’FBI all’interno del tribunale federale per l’immigrazione di Manhattan.

Arrestato Brad Lander, candidato sindaco di New York: Trump il dittatore trasforma la solidarietà in reato
Brad Lander arrestato dagli agenti dell'immigrazione
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17 Giugno 2025 - 23.20


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Il controllore dei conti pubblici della città di New York e candidato sindaco democratico, Brad Lander, è stato arrestato martedì da agenti dell’immigrazione e dell’FBI all’interno del tribunale federale per l’immigrazione di Manhattan. Lander aveva intrecciato le braccia con un immigrato che le autorità stavano cercando di trattenere.

La scena, ripresa da numerosi giornalisti presenti, mostra chiaramente la volontà di Lander di opporsi in modo nonviolento a un arresto che egli riteneva arbitrario. L’episodio è l’ennesimo segnale del clima di crescente autoritarismo che si respira negli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, ormai sempre più incline a criminalizzare ogni forma di dissenso civile.

Secondo quanto riferito dall’Associated Press, Lander aveva trascorso la mattinata assistendo a diverse udienze di immigrati, dichiarando ai giornalisti che si trovava lì “per accompagnare e testimoniare, come forma di solidarietà”.

Gli agenti hanno cercato di separarlo con la forza dalla persona che intendeva sostenere, e lo hanno infine ammanettato con l’accusa di aver ostacolato un agente federale. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha poi parlato di “aggressione a pubblico ufficiale”, una formulazione che molti osservatori giudicano eccessiva e intimidatoria.

Dopo alcune ore di fermo, Lander è stato rilasciato. Ai cronisti ha detto: “Sto bene. Ho perso un bottone. Ma continuerò a stare dalla parte dei più vulnerabili.”

L’arresto avviene in un momento di forte repressione da parte delle autorità federali, che in tutto il Paese stanno conducendo arresti massicci all’uscita dai tribunali per l’immigrazione, spesso senza un mandato e con modalità che diversi giuristi considerano lesive del diritto al giusto processo.

Pochi giorni fa, un episodio simile aveva coinvolto il sindaco di Newark, Ras Baraka, arrestato davanti a un centro di detenzione per immigrati. Le accuse contro di lui sono poi cadute, ma la repressione continua a colpire anche altri esponenti democratici, come la deputata LaMonica McIver e il senatore Alex Padilla, allontanato con la forza da una conferenza stampa del Dipartimento per la Sicurezza Interna.

“Quello che stiamo vedendo è un uso sistematico delle forze federali per reprimere ogni forma di dissenso pacifico,” ha dichiarato l’ex governatore Andrew Cuomo. “È un clima da stato autoritario, non da democrazia costituzionale.”

Anche la governatrice Kathy Hochul ha condannato l’arresto di Lander, parlando di “un atto vergognoso che mostra la degenerazione autoritaria dell’esecutivo federale”.

Brad Lander, attualmente in corsa per le primarie democratiche a sindaco di New York, ha ribadito che continuerà a opporsi “alla violenza istituzionale con la forza pacifica della solidarietà”.

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