Papa Francesco dovrebbe condannare apertamente la politica imperialista di Putin. E’ l’opinione di Stanilsav Syrokoradjuk, vescovo cattolico di Odessa, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale scandisce: “Ogni cosa va chiamata con il suo nome, come oggi sta facendo tutto il mondo.
Perchè anche il Pontefice non potrebbe farlo? La radice del male adesso va chiamata col suo nome”.
Papa Francesco, aggiunge il vescovo di Odessa, “da sempre invoca una soluzione pacifica ai problemi, non solo da oggi. Se fosse stato ascoltato, non ci sarebbe stata l’invasione russa dell’Ucraina”. Un viaggio del Pontefice a Kiev “al momento non è all’ordine del giorno. Non c’è ancora nulla di ufficiale, per adesso le priorità da affrontare sono altre”, mette in chiaro Syrokoradjuk che sostiene la resistenza armata del popolo ucraino: “Non sono a favore dell’esercito come tale, ma sostengo la giusta lotta per l’indipendenza dell’Ucraina e questa la stanno garantendo i nostri soldati. La minaccia alla vita del nostro Paese esige che dobbiamo difenderci”.