Traffico di minori ucraini, la Lituania indaga già su 43 casi
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Traffico di minori ucraini, la Lituania indaga già su 43 casi

Lo denuncia della vice presidente della Commissione Ue Dubravka Suica al Parlamento europeo.

Traffico di minori ucraini, la Lituania indaga già su 43 casi
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5 Aprile 2022 - 10.47


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Un’altra terribile conseguenza della guerra. Dall’inizio della guerra, oltre 2 milioni di bambini sono fuggiti dall’Ucraina. Ora, però, in Europa si teme il “reale rischio” di traffico illegale di minori. Lo ha denunicato la vice presidente della Commissione Ue Dubravka Suica intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo. Ora, la Lituania indaga su un possibile traffico di 43 bambini per adozione “non regolamentata”.

Di quei due milioni di bambini fuggiti dall’Ucraina infiammata dal conflitto – sottolinea infatti Suica – molti non sono accompagnati. Genitori disperati cercano di mettere in salvo i propri figli per farli ricongiungere con parenti o amici oltre i confini ucraini. Ma questo li rende molto più vulnerabili. Spesso, non trovano nessuno ad aspettarli o, prima ancora di ricnongiungersi con parenti o amici, vengono sottratti per essere così coninvolti in traffici illegali. Già nelle scorse settimane, infatti, le associazioni umanitarie che prestano soccorso lungo i confini ucraini, hanno denunciato diversi casi di traffico illecito di minori, sfruttamento, sparizioni, e anche episodi di violenza.

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Secondo quanto dichiarato dalla commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, anche lei intervenuta alla plenaria del Pe, le autorità lituane stanno indagando su un possibile traffico di 43 bambini per adozione “non regolamentata”. Al momento, precisa Johansson, non ci sono ancora casi confermati. “Ma sappiamo per amara esperienza che il pericolo è lì”, ha aggiunto. Del resto, proprio Johansson ricordava pochi giorni fa che la tratta di essere umani è il reato più redditizio.

Dall’inizio del conflitto, ricorda ancora la commissaria, l”esercito russo ha ucciso 158 bambini, ferendone anche di più. E questi sono “crimini che non possono restare impunti”. Pertanto, ha concluso Johansson, “il nostro obiettivo è proteggere i bambini portandoli dalla zona di guerra a un rifugio sicuro”.

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