Volodymyr Zelensky scrive su Twitter che “è giunto il momento di abbandonare la datata ortografia sovietica delle nostre città e adottare la forma ucraina corretta. Grato al Giappone e al premier Fumio Kishida per averlo già fatto e incoraggio gli altri a fare altrettanto. #KyivNonKiev.
‘Kiev’ è la traslitterazione dal cirillico Киев, ossia il nome russo della città. In anni recenti, proprio per l’origine russa di questa versione si è diffusa anche la traslitterazione del nome ucraino, Kyiv (Київ), e la sua pronuncia occidentalizzata e semplificata kiiv.
Sempre Zelensky, in collegamento con il Parlamento del Belgio, ha aspramente criticato i trafficanti di diamanti in Belgio che continuano ad importare pietre dalla Russia, nonostante le sanzioni occidentali. Per queste persone “i diamanti, a volte venduti ad Anversa, sono più importanti” della lotta dell’Ucraina per la libertà, ha detto il presidente ucraino nel suo messaggio al Parlamento belga, secondo quanto riporta l’agenzia Belga.
Zelensky ha esortato i parlamentari belgi a schierarsi a favore di una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina e ha sottolineato che gli abitanti della città di Mariupol stanno “lottando per la sicurezza di tutte le città europee”.
Le sanzioni dell’Unione europea hanno vietato l’export di diamanti e di altri beni di lusso verso la Russia, ma non l’importazione, a differenza di quanto invece fatto dagli Stati Uniti, che ha bandito qualsiasi attività commerciale relativa a questi beni.