In un video apparso su Facebook, il capo del Servizio di frontiera dell’Ucraina Sergei Deineko ha consegnato a Igor Sokol, ambasciatore bielorusso a Kiev, un sacchetto di velluto con dentro trenta monete d’argento.
Kiev accusa Minsk di essere un Paese traditore per aver offerto ai russi sostegno e appoggio per l’attacco. Da qui la gag su Giuda e i 30 denari, postata in un video su Facebook dallo stesso Deineko e nella pagina ufficiale del Servizio di guardia di frontiera dello Stato dell’Ucraina. Il diplomatico di Lukashenko, però, non ha gradito “l’omaggio” e con 11 membri del suo staff ha lasciato l’Ucraina.
“Con mancanza di rispetto”: queste parole accompagnavano la consegna delle 30 monete d’argento a Sokol, soldi da far avere al capo del Comitato di controllo della frontiera della Bielorussia Anatoly Lappo. A compiere la missione, un tenente colonello della guardia di frontiera ucraina, che ha precisato di star eseguendo un ordine.
“Questo è un ordine non per me, ma per te”, gli ha risposto Sokol, che ha tentato di allontanarsi, ma il sacchetto che non ha accettato gli è stato lanciato contro. Successivamente, al canale televisivo Ont, l’ambasciatore bielorusso a Kiev ha riferito che, all’uscita dall’Ucraina, le auto dei diplomatici di Minsk sono state ispezionate a fondo per 2-3 ore