Cile, Boric ricorda Allende nel suo primo giorno da presidente: "Torniamo ad aprire i grandi viali"
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Cile, Boric ricorda Allende nel suo primo giorno da presidente: "Torniamo ad aprire i grandi viali"

Gabriel Boric ha parlato dal balcone del Palazzo de la Moneda a Santiago del Cile, nel suo primo giorno da presidente dopo la schiacciante vittoria sull'avversario dell'ultra destra.

Cile, Boric ricorda Allende nel suo primo giorno da presidente: "Torniamo ad aprire i grandi viali"
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12 Marzo 2022 - 11.43


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Gabriel Boric si è insediato al Palazzo de la Moneda, per il suo primo giorno da presidente del Cile. Nel suo discorso inaugurale dal balcone affacciato sulla grande piazza di Santiago, l’ex leader del movimento studentesco ha ricordato la figura di Salvador Allende e il suo storico discorso del settembre ’73, quando le forze golpiste di Pinochet rovesciarono il governo cileno.

“Come aveva predetto Salvador Allende quasi cinquant’anni fa, siamo di nuovo compatrioti che aprono i grandi viali dove può passare l’uomo libero, l’uomo e la donna liberi, per costruire una società migliore», ha detto Boric, che in mattinata aveva partecipato alla cerimonia per il passaggio di consegne con Sebastian Pinera a Valparaiso, dove ha sede il Congresso cileno. “Andiamo avanti, viva il Cile”, ha gridato Boric tra l’entusiasmo della folla e la sua stessa emozione prima di accogliere la sua compagna sul balcone e condividere con lei il culmine di un discorso in cui ha messo da parte i toni istituzionali utilizzati nel momento del giuramento. 

La giornata a La Moneda è iniziata con un giro dei dintorni in una macchina aperta, un saluto affettuoso alle migliaia di persone in attesa dietro le recinzioni, quello protocollare alla Guardia e l’ingresso nel cortile dei cannoni. Poi, da un balcone carico di simbolismo, e dopo un omaggio alle statue di Allende dentro e fuori il Palazzo dove l’ex presidente si sparò durante il colpo di stato del generale Augusto Pinochet, il nuovo presidente ha illustrato il suo programma, incentrato sul recupero dei diritti, il risarcimento e la giustizia sociale.

Boric non ha evitato nessuna delle questioni spinose, appellandosi alle minoranze e alla difesa dei diritti, all’ecologia, all’unità, alla dignità, ai diversi popoli cileni, all’educazione per tutti, al dialogo come via di risoluzione dei conflitti, sia all’interno che attraverso le frontiere. E ha esortato tutti i cileni, sia i sostenitori che i detrattori, a unirsi nel compito di rifondare il Cile e a sfruttare l’opportunità di diventare un esempio: “Sarò il presidente di tutti”, ha promesso.

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