Ucraina: le forze russe sparano a Energodar, vicino alla più grande centrale nucleare d'Europa
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Ucraina: le forze russe sparano a Energodar, vicino alla più grande centrale nucleare d'Europa

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ribadisce la richiesta di ricevere jet militari dagli alleati.

Ucraina: le forze russe sparano a Energodar, vicino alla più grande centrale nucleare d'Europa
Abitanti di Energodar cercano di bòloccare i mezzi russi
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3 Marzo 2022 - 22.18


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Guerra in Ucraina: “I nostri assi difendono eroicamente i nostri cieli. Ma la Russia ha un vantaggio. Cari partner che ancora non hanno fornito all’Ucraina aerei da combattimento: come si fa a dormire quando i bambini ucraini sono sotto le bombe a Mariupol Kherson, Kharkiv ed in altre città? Potete prendere questa decisione ora. Fatelo!”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, ribadendo la richiesta di ricevere jet militari dagli alleati.

La centrale nucleare

 Le forze russe hanno aperto il fuoco a Energodar, vicino alla più grande centrale d’Europa, dopo essere entrati nella città ucraina con i carri armati. Lo rende noto il consigliere del ministero degli interni ucraino, Anton Herashchenko, riferiscono diversi media

Le bombe della giornata

Prosegue l’escalation militare russa che sta assediando le città ucraine a partire da Kharkiv, Kherson e Kiev. Le forze russe si stanno inoltre dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell’intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell’arrivo delle truppe di terra per lanciare l’attacco dal mare. Le autorità di Odessa – secondo le stesse fonti – hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Un cargo estone è affondato vicino alle coste dell’Ucraina, nei pressi di Odessa, in Ucraina, dopo un’esplosione.

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Le truppe russe hanno interamente catturato la sede dell’amministrazione regionale di Kherson. Lo denuncia il governatore Hennadiy Lahuta, secondo quanto riportano la Bbc e i media ucraini. Il governatore ha detto che il palazzo è stato sequestrato dalle truppe russe, scrive il Kyiv Independent. “Tuttavia non abbiamo smesso di fare il nostro lavoro”, scrive Lahuta. “Lo staff operativo regionale, che io guido, continua a lavorare per risolvere questioni urgenti per aiutare i residenti della regione. Stiamo aspettando aiuti umanitari. Per favore non credete alle fake e non fatevi prendere dal panico”.

Il sindaco di Mariupol afferma che le forze russe stanno tentando il “blocco” della città ucraina. Non si fermano, dunque, i bombardamenti: sei adulti e due bambini – riporta il sito ucraino Kyiv Independent – sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco russo alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv. 

La Russia ha annunciato “pause” nelle operazioni dell’esercito per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso “corridoi umanitari”. Intanto nelle mani di Mosca è caduta la prima grande città: Kherson, nodo strategico che potrebbe consentire ai russi di controllare una parte importante del Paese e di spingersi a ovest verso Odessa. A Kiev e Kharkiv continuano a piovere razzi nel giorno in cui ripartono le trattative per il cessate il fuoco. Il ministro degli Esteri russo Lavrov annuncia: “Siamo pronti al dialogo”. Oltre duemila civili uccisi, centinaia di migliaia di sfollati, le scorte di acqua e viveri sempre più scarse: un Paese in ginocchio, ma che non smette di resistere. L’Onu parla di “un milione di profughi”. Il secondo round di colloqui si terrà intorno alle 13 nella regione bielorussa di Brest.

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Vladimir Putin è al centro di un’importante e continua pressione da parte di tutto il mondo. Dopo una settimana dall’inizio del conflitto in Ucraina, la Corte penale internazionale ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina, mentre l’Onu ha approvato con maggioranza schiacciante la risoluzione contro Mosca, chiedendo l’immediato rinvio delle truppe e condannando le minacce nucleari.

Anche in patria, Putin sta provando a contenere un dissenso crescente nei confronti dell’invasione in Ucraina, nonostante il silenzio mediatico imposto dal suo governo sulle notizie intorno alla guerra. La polizia ha anche arrestato una sopravvissuta all’assedio di Leningrado, la 77enne Yelena Osipova, durante una dimostrazione a San Pietroburgo. Il Dipartimento di Stato americano ha accusato il Cremlino di aver lanciato una “guerra totale alla libertà dei media e alla verità” bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai cittadini di accedere alle notizie sull’invasione.

Lo stesso Dipartimento di Stato Usa ha invitato Putin e il suo governo a “porre fine a questo bagno di sangue” immediatamente e a ritirare le truppe. Anche il Canada si sta muovendo in questa direzione, con la notizia di nuove sanzioni provenienti da Ottawa, oltre a imminenti misure contro 10 figure chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom. Intanto sono pronti 2700 missili antiaerei tedeschi, in procinto di essere inviati al fronte.

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