Putin riconosce le repubbliche del Donbass e le invade con la scusa di "assicurare la pace"
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Putin riconosce le repubbliche del Donbass e le invade con la scusa di "assicurare la pace"

Il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso trasmesso dalla televisione.

Putin riconosce le repubbliche del Donbass e le invade con la scusa di "assicurare la pace"
Vladimir Putin
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21 Febbraio 2022 - 22.52


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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto per il riconoscimento delle repubbliche autoproclamate del Donbass. E in un lungo discorso in Tv ha attaccato l’Ucraina definendola una marionetta in mani occidentali.

Mentre per: “L’Ucraina non è un Paese confinante, ma parte integrante della nostra storia, cultura, spazio spirituale. Sono nostri compagni, spesso gli ucraini stessi si considerano parte della Russia, siamo uniti da sempre”.

La mossa di Putin, che ha ordinato l’invio di truppe nella regione “per assicurare la pace”, ha scatenato la replica istantanea dell’Occidente. “È una violazione del diritto internazionale, dell’integrità territoriale ucraina e degli Accordi di Minsk. L’Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Per la Nato, la Russia “inscena il pretesto per una nuova invasione.

Il discorso del presidente russo

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 Le proteste di piazza e gli scontri che portarono nel 2014 alla caduta del governo a Kiev furono “un golpe” e oggi l’Ucraina è controllata “dall’esterno”: lo ha detto questa sera il presidente russo Vladimir Putin, in un discorso trasmesso dalla televisione.

Il riferimento ai fatti di otto anni fa riguarda il rovesciamento dell’esecutivo guidato dal presidente Viktor Yanukovich, considerato vicino a Mosca.

Putin ha parlato di “una totale perdita di sovranità in Ucraina” e rispetto alle politiche di Kiev, definite discriminatorie nei confronti della Russia, ha detto che “in questo l’Ucraina è riuscita a fare ancora meglio dei suoi padroni occidentali”.

Le accuse agli Stati Uniti e all’Occidente

L’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev “controlla direttamente alcuni giudici”, l’Ucraina “non ha un sistema giudiziario indipendente”. E’ quanto ha sostenuto il presidente russo Vladimir Putin, affermando che l’Ucraina è divenuta una “marionetta” nelle mani dell’Occidente.

L’Ucraina, ha detto Putin in un passaggio del suo discorso alla nazione, non è mai stata “un vero Stato”, ma ha “copiato modelli stranieri”. Sotto la presunta influenza occidentale, ha proseguito il presidente russo, in Ucraina “c’è stata una completa perdita di sovranità, avallata dalle autorità ucraine”.

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Putin contro la Nato

“Gli americani dicono che non dobbiamo preoccuparci” per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato e “che ci vorrà tempo” perché questo accada. “Ma cosa cambia per noi?

Assolutamente nulla. Gli Stati Uniti non hanno escluso l’allargamento, se rispetterà determinate condizioni. Quindi arriverà il momento dell’adesione e allora la Nato non sarà più un’alleanza difensiva”: è quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione. “Siamo noi l’obiettivo dei missili” della Nato.

 “L’obiettivo” dei missili “siamo noi, i missili possono facilmente raggiungere Mosca, ci metterebbero trenta secondi, proprio come hanno fatto negli anni dispiegando questi armamenti sempre più vicino alla nostra frontiera ignorando le nostre preoccupazione”: così il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione. “Non hanno fatto altro che ciò che volevano – ha aggiunto Putin – non sono d’accordo con questo e non lo sarò mai”.

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