L'Europa 'cristiana' chiude le porte a una donna incinta: Avin è morta al gelo mentre ci prepariamo al Natale
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L'Europa 'cristiana' chiude le porte a una donna incinta: Avin è morta al gelo mentre ci prepariamo al Natale

A raccontare la sua storia è stato Erasmo Palazzotto, deputato di Leu, in seguito all’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo di dicembre

L'Europa 'cristiana' chiude le porte a una donna incinta: Avin è morta al gelo mentre ci prepariamo al Natale
La famiglia di Avin
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15 Dicembre 2021 - 18.41


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Era sopravvissuta all’Isis e aveva abbandonato la sua terra, il Kurdistan, insieme alla famiglia. Sognava una vita migliore per i suoi cinque figli e anche per il sesto, che portava in grembo. Ma non è andata così. Avin Irfan Zahirer è morta di stenti, di fame e di freddo in un bosco della Polonia, in Europa. Il luogo che avrebbe dovuto accoglierla e che invece l’ha abbandonata, mentre si prepara a festeggiare il Natale cristiano. 

A raccontare la sua storia è stato Erasmo Palazzotto, deputato di Leu, in seguito all’intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo di dicembre: “Quando i volontari di una ong polacca, che vanno ringraziati come tutti i volontari che rischiano il carcere per portare aiuto alle persone che rischiano la morte in mezzo alla nave, l’hanno trovata e portata in ospedale, non c’era più niente da fare. Ai suoi familiari è stato impedito dalle autorità polacche anche di portarle l’ultimo saluto”. 

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“’Equilibrato, efficace, umano’ è come lei presidente ha definito l’approccio necessario alle migrazioni. Condivido questo impianto e mi chiedo cosa ci sia di umano in questa gestione della crisi migratoria al confine orientale dell’Unione Europea. Com’è possibile che l’Europa e i suoi valori possano finire ostaggio di un piccolo dittatore come Lukashenko, che usa le persone come armi?” ha continuato Palazzotto. 

Infine, Palazzotto conclude: “Non comprendo come si possa rimanere in silenzio davanti al comportamento criminale delle autorità polacche che stanno negando il diritto di asilo a poche migliaia di persone che muoiono di freddo e di stenti nei boschi europei. Abbiamo il dovere di assumere in seno al consiglio europeo una posizione diversa, più forte e più netta che imponga il rispetto dei diritti umani anche come bussola principale della politica europea”.

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