L'ambasciatore dell'Uzbekistan: "Dialogo con i talebani perché l'Afghanistan non sia ancora uno stato canaglia"
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L'ambasciatore dell'Uzbekistan: "Dialogo con i talebani perché l'Afghanistan non sia ancora uno stato canaglia"

Otabek Akbarov alla Commissione Esteri della Camera: "Sono state gettate le fondamenta di un nuovo Afghanistan e "auspichiamo un buon funzionamento del governo a beneficio del paese"

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17 Novembre 2021 - 17.24


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Sono cambiati? Quasi tutti pensano di no, qualcuno pensa di sì.

“E’ nececessario per noi avviare un dialogo costruttivo” con la nuova leadership afgana “per evitare la ritrasformazione” dell’Afghanistan “in Stato canaglia”. “Sono state gettate le fondamenta” di un nuovo Afghanistan e “auspichiamo un buon funzionamento del governo a beneficio” del Paese, ha detto oggi l’ambasciatore dell`Uzbekistan in Italia, Otabek Akbarov, in Commissione Esteri della Camera.

“Dobbiamo tenere conto della situazione umanitaria” e del fatto che si rischia una “catastrofe”, ha insistito l’ambasciatore, precisando che abbiamo “il dovere di fornire assistenza urgente” alla popolazionee afgana.

Akbarov ha indicato alcune “priorità”: “bisogna sfruttare tutta la potenzialità della comunità mondiale per scongelare i beni all’estero, revocare le sanzioni e fornire aiuto per il ripristino del sistema bancario del Paese”, ha detto. “Servono urgentemente corridoi umanitari e la comunità internazionale deve fare di tutto per impedire che la gente dell’Afghanistan muoia di fame e si trovi a dover affrontare un inverno difficilissimo”.

L’Uzbekistan, ha poi sottolineato l’ambasciatore, è stato “uno dei pochi Paesi a inviare aiuti” all’Afghanistan “con l’unico scopo di aiutare il popolo afganoo a ripristinare l’economia, evitando un crollo nell’abisso della povertà e della rovina”.

“Auspichiamo che le autorità afgane facciano tutto il possibile per mantenere i suoi obblighi: un governo di ampia rappresentanza, la lotta al terrorismo internazionale e al traffico di droga, impedire il dispiegamento di gruppi terroristici nel Paese, instaurare un buon rapporto di vicinanza, rispettare i diritti fondamentali, compresi quelli di donne e minoranze”, ha insistito Akbarov, concludendo: “pensiamo che il governo provvisorio sia in grado di attuare questi passi, e siamo convinti che in futuro un Afghanistan amichevole avrà un ruolo stabile nei rapporti internazionali”.

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