Il presidente tunisino sospende il Parlamento per 30 giorni e licenzia il premier: proteste e arresti
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Il presidente tunisino sospende il Parlamento per 30 giorni e licenzia il premier: proteste e arresti

Il Capo dello Stato ha annunciato le misure mentre la Tunisia affronta il picco dell'epidemia di Covid e una profonda crisi politica che paralizza il Paese da mesi

Proteste in Tunisia
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26 Luglio 2021 - 09.50


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Il presidente tunisino Kais Saied ha sospeso i lavori del Parlamento per 30 giorni e licenziato il capo del governo Hichem Mechichi, dopo una giornata di proteste contro l’esecutivo.
Il Capo dello Stato ha annunciato le misure mentre la Tunisia affronta il picco dell’epidemia di Covid e una profonda crisi politica che paralizza il Paese da mesi.
Violente manifestazioni in diverse città: la polizia ha usato lacrimogeni e effettuato diversi arresti.
“Abbiamo deciso di sospendere il Parlamento e revocare l’immunità ai deputati – ha spiegato Saied in tv – fino a quando non tornerà la calma e non metteremo lo Stato in sicurezza”.
Tutta la zona attorno agli edifici governativi è attualmente blindata e protetta dalle forze di sicurezza, Parlamento, sede della televisione e palazzo di governo.
“Chiunque pensa di fare ricorso alle armi – ha detto Saied – e chiunque sparerà anche un solo colpo, sappia che le forze armate risponderanno sparando”. Per dirigere il ministero dell’Interno è stato designato temporaneamente il direttore generale della sicurezza presidenziale, Khaled Yahyaoui.
Dopo poche ore l’annuncio del presidente tunisino, l’esercito ha vietato nella notte l’accesso al presidente dell’Assemblea, Rached Ghannouchi, anche leader del partito islamico Ennhadha, che si era presentato davanti all’ingresso insieme alla vicepresidente Samira Chaouachi, Noureddine Bhiri e di altri deputati di Ennahdha e della coalizione islamista Al Karama. 
Rispondendo al presidente dell’Assemblea, Saied ha sottolineato che congelare per 30 giorni il Parlamento, revocare l’immunità ai deputati e licenziare il premier non rappresentano “un colpo di Stato”: “Si tratta di decisioni costituzionali, ai sensi dell’articolo 80 della Costituzione. Chi parla di colpo di Stato dovrebbe leggere la Costituzione o tornare al primo anno di scuola elementare, io sono stato paziente e ho sofferto con il popolo tunisino”.

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