Human Right Watch: "In Giappone abusi sui minori nello sport, restrizioni ai diritti Lgbtqi"
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Human Right Watch: "In Giappone abusi sui minori nello sport, restrizioni ai diritti Lgbtqi"

A pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi la Ong ha invitato i giornalisti a vigilare sul rispetto dei diritti

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12 Luglio 2021 - 19.55


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A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi in Giappone, un rapporto di una ong ha fatto scoppiare il caso degli abusi sui minori nello sport e in generale del mancato rispetto dei diritti civili.
“Come padrone di casa dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, il Giappone dovrebbe far fronte al grave problema del mancato rispetto dei diritti umani nel paese”.
Così ha esortato in una nota Human Rights Watch, l’ong con sede a New York.
Nella sua ultima pubblicazione, una guida di 26 pagine per i giornalisti che seguiranno le Olimpiadi (‘Reporters’ Guide for the 2020 Summer Olympic and Paralympic Games in Tokyo, Japan’) a partire dal 23 luglio prossimo, vengono illustrate le principali “preoccupazioni e le raccomandazioni” relative ai diritti nell’ambito dei Giochi, e quelle più generali nel Paese. 
La guida descrive anche il ruolo che il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) e altre organizzazioni olimpiche potrebbero svolgere per promuovere dei diritti umani alle Olimpiadi.
Kanae Doi, direttore della sezione Giappone di Human Rights Watch ha dichiarato: “I giornalisti e le testate sono invitate a guardare più a fondo, al di là dei tanto attesi eventi sportivi, e riferire su ciò che il Giappone e il movimento olimpico globale stanno facendo sia per rispettare gli impegni in tema di diritti umani degli atleti, che del resto dei cittadini”.
Hrw osserva che sebbene il Giappone sia “una democrazia consolidata”, permangono vari problemi tra cui abusi sui minori nello sport, restrizioni ai diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt), violazioni nei diritti delle donne. Inoltre il Paese viene giudicato “del tutto inadeguato” nel garantire protezione ai richiedenti asilo e ai rifugiati.
“La Carta Olimpica- si legge ancora- vieta espressamente discriminazioni di qualsiasi tipo. Tuttavia, il Giappone non è riuscito ad approvare una legge per garantire maggiori tutele alle persone Lgbt, nonostante le forti pressioni internazionali, anche in vista dei Giochi”. A gennaio scorso, Hrw ricorda che 116 gruppi giapponesi e internazionali hanno inviato una lettera congiunta ribadendo tali richieste al Primo Ministro Yoshihide Suga.
Human Rights Watch denuncia poi la pratica del “taibatsu”, le punizioni corporali contro i minori impiegate in ambito sportivo.
Nel 2020 l’ong ha condotto un sondaggio che comprendeva 381 atleti, tra cui bambini ed ex “atleti bambini” di età inferiore ai 24 anni. Il 46% ha riferito di aver subito abusi fisici durante gli allenamenti e le competizioni.
Questi risultati, continua l’ong, hanno spinto il presidente del Coi Thomas Bach a organizzare un colloquio telefonico con il presidente del Comitato olimpico giapponese (Joc), Yasuhiro Yamashita, in cui discutere le misure per sradicare le molestie e le violazioni dei diritti nello sport giapponese.
Nel dicembre 2020, il Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato le sue ‘Raccomandazioni per una strategia sui diritti umani del Coi’, un’importante road map per rispettare i diritti umani in tutti gli ambiti. Secondo Hrw, il Coi dovrebbe adottare immediatamente questa strategia.

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