Gli F35 di Israele sorvolano l'Italia: ma è una esercitazione internazionale
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Gli F35 di Israele sorvolano l'Italia: ma è una esercitazione internazionale

È cominciata l'esercitazione aerea in Italia denominata Falcon Strike 2021 a cui partecipano forze aeree italiane, statunitensi, britanniche e israeliane.

Caccia stealth F-35
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6 Giugno 2021 - 16.33


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È cominciata oggi l’esercitazione aerea in Italia denominata Falcon Strike 2021 a cui partecipano forze aeree italiane, statunitensi, britanniche e israeliane.
L’esercitazione, che ha l’obiettivo di integrare le capacità dei caccia di quarta e quinta generazione, si svolgerà dal 6 al 17 giugno sorvolando l’area del mar Tirreno fino anche al canale di Sardegna e il Golfo di Taranto: saranno utilizzate aree ad hoc per ospitare l’intensa attività militare.
Le forze aeree italiane, statunitensi, britanniche e israeliane parteciperanno con sei caccia stealth F-35, già atterrati la scorsa settimana.
Per i caccia F-35 israeliani si tratta della “esercitazione più vasta e più distante mai condotta finora” ha affermato una fonte militare a Tel Aviv. Una ‘alta fonte dell’aviazione’ – citata dal sito internet Walla – ha affermato in merito che “l’Iran e’ nel nostro focus”.
Il sito pubblica anche una significativa cartina geografica che raffronta la distanza fra Israele ed Italia (2.286 km) e fra Israele ed il confine occidentale dell’Iran (1.555 km).
“Ricorreremo alle capacità speciali di quegli apparecchi e di sicuro condivideremo le nostre esperienze'” ha anticipato alla stampa un ufficiale dell’aviazione israeliana. “Siamo pronti ad imparare dai nostri partner”, ha aggiunto facendo riferimento ai piloti italiani, statunitensi e britannici.
Secondo Walla, nel corso della esercitazione ‘Falcon Strike 2021’ gli F-35 israeliani compiranno due missioni al giorno.
Simuleranno scenari diversi, inclusi voli in aree sconosciute, manovre difensive, combattimenti aria-aria, aria-terra e forme svariate di combattimento in aree nemiche.
Nell’esercitazione sarà fatto uso di un gran numero di batterie di missili terra-aria per creare una “atmosfera ricca di minacce”.
Nel colloquio con la stampa l’ufficiale della aviazione ha rilevato che i piloti israeliani – tutti vaccinati contro il Covid – hanno ricevuto in Italia una “accoglienza molto calorosa”.
Al di là della esercitazione in sé, ha aggiunto, la cooperazione “con i nostri partner della Nato include anche un messaggio strategico” per la Regione.

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