Militare estremista di destra e cospirazionista minaccia un virologo con un lanciarazzi
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Militare estremista di destra e cospirazionista minaccia un virologo con un lanciarazzi

Caccia all'uomo nel Belgio: il soldato si è dato alla macchia lasciando una lettera alla moglie in cui le ha spiegato di volersi "unire alla resistenza contro politici e virologi"

Jürgen Conings
Jürgen Conings
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19 Maggio 2021 - 17.34


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In Belgio un militare ha minacciato il noto virologo Marc Van Ranst, uno dei principali consiglieri del governo, ed ora si è dato alla fuga: l’uomo sarebbe armato.
Gli agenti hanno trovato stamani diverse armi pesanti nell’auto dell’uomo, parcheggiata a Dilsen-Stokkemm nei pressi del confine orientale con l’Olanda.
A lanciare l’allarme, come riportano media locali, la moglie del militare, dopo che lunedì sera l’uomo non era rientrato a casa ed era scomparso dalla sua caserma. La donna ha trovato due lettere di addio del suo partner, in cui l’uomo dice di non voler più vivere “in una società del genere governata da politici e virologi” e che si sarebbe “unito alla resistenza”.
Van Ranst è uno dei maggiori virologi belgi e durante la pandemia di Covid-19 ha raggiunto una notevole visibilità presso il pubblico, facendolo finire nel mirino di quanti negano la pandemia o sono contrari all’utilizzo dei vaccini o delle mascherine.
Il sospettato è nella lista delle persone a rischio terrorismo, a causa dei suoi legami con l’estrema destra.
Il militare, 46 anni, identificato come Jürgen Conings, è sospettato di avere sottratto dalla sua caserma delle armi da guerra, compresi un lanciarazzi e una mitragliatrice.
“È un soldato abbastanza addestrato, che sembra essere vicino a idee di estrema destra, e che ha lasciato due lettere con elementi preoccupanti”, ha spiegato Eric Van Duyse, portavoce della procura federale, parlando di minacce “per le strutture dello Stato e le personalità pubbliche”.
In un tweet, il virologo Van Ranst ha affermato che l’opposizione alle misure anti Covi spesso coincide con un’ideologia razzista e con la glorificazione della violenza. “Ma sia chiaro: queste minacce non mi fanno impressione”, ha scritto.
L’uomo però, che vive già sotto protezione della polizia, è stato portato in un luogo sicuro con la sua famiglia.
Il veterano in fuga, che ha quasi 20 anni di carriera ha servito nelle missioni in Jugoslavia, Libano, Iraq e Afghanistan, è considerato estremamente pericoloso e si pensa che abbia un giubbotto antiproiettile e una pistola, nonché si teme un lancia razzi e una mitragliatrice che spara munizioni perforanti. Il soldato avrebbe preso le armi dalla sua caserma dove era istruttore di tiro fino a poco tempo fa e aveva già minacciato una serie di persone prima della sua scomparsa.

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