Cooke (Ema) rassicura sui vaccini: "Sono tutti sicuri, di qualità ed efficaci"
Top

Cooke (Ema) rassicura sui vaccini: "Sono tutti sicuri, di qualità ed efficaci"

La direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali: "Incredibile. In meno di 15 mesi siamo riusciti ad autorizzare quattro vaccini e dopo un anno e mezzo abbiamo 196 milioni di dosi distribuite in tutta Europa"

Emer Cooke
Emer Cooke
Preroll

globalist Modifica articolo

11 Maggio 2021 - 07.35


ATF

“Ancora mi sembra incredibile che in meno di 15 mesi siamo riusciti ad autorizzare quattro vaccini e dopo un anno e mezzo abbiamo 196 milioni di dosi distribuite in tutta Europa, di cui 34 milioni solo la scorsa settimana. Almeno l’80% delle persone di più di 80 anni e l’80% degli operatori sanitari hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Tutto questo è positivo, molto positivo”.

Emer Cooke, 60 anni, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha fatto un bilancio positivo della campagna vaccinale in Europa fino a questo momento. 

Ha poi mandato un messaggio fondamentale, rassicurando su rischi e vantaggi dei vaccini in somminsitrazione:

“Il mio messaggio riguarda tutti e quattro i vaccini che abbiamo autorizzato (BioNTech/Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson): sono sicuri, di qualità ed efficaci”.

Per quanto riguarda il più discusso, AstraZeneca, la direttrice dell’Ema rammenta di averlo autorizzato dai 18 anni in su.
E ricorda la signora Cooke di essere al lavoro per autorizzare Pfizer BioNtech per i ragazzi tra i 12 e 15 anni (cosa che gli Usa hanno fatto ieri) entro giugno, anche se si punta ad accelerare.

Leggi anche:  Aborto, la Ue boccia la mossa del governo Meloni: "Non c'entra niente col Pnrr"

Ha ricordato, anche se ormai non ci dovrebbe essere più bisogno di farlo come le mascherine siano e siano state dedicisive per la riduzione della trasmissione del virus. E invita alla prudenza chi ha avuto già due dosi del vaccino:

“La questione non riguarda solo le persone che sono vaccinate, ma anche quelle che non lo sono. C’è un numero enorme di parametri di cui va tenuto conto, prima di poter essere netti su ciò che può fare o meno una persona vaccinata”. 

Infine, un invito a tutti alla prudenza:

“Questa è una malattia molto difficile: dobbiamo prenderla sul serio. Non l’abbiamo presa abbastanza sul serio all’inizio. E se l’avessimo presa abbastanza sul serio all’inizio, oggi potremmo essere in una situazione diversa. Quindi non voglio che si ripeta di nuovo lo stesso errore”.

Native

Articoli correlati